Convention Federfarma Servizi, Mirone: obiettivi centrati
23/12/2024
«Siamo molto soddisfatti della convention di quest'anno. La prima giornata è servita a programmare una strategia comune con Federfarma.Co mentre la seconda ha visto partecipare ai lavori tutti le componenti della filiera del farmaco: le rappresentanze di categoria dei farmacisti, con i presidenti Mandelli e Cossolo, l'industria, con il vice presidente di Egualia Butti, e le istituzioni, con la sottosegretaria al Mef Albano e la dottoressa Adduce della Ragioneria generale dello Stato».
Un bilancio positivo, dunque, per il presidente di Federfarma Servizi Antonello Mirone, che sottolinea come il confronto tra i vari interlocutori sia stato all'insegna della correttezza: «Noi non sgomitiamo per strappare vantaggi sugli altri attori della filiera, noi lavoriamo sempre per soluzioni condivise, che facciano il bene al settore nel suo complesso. Sostenere la distribuzione intermedia significa garantire un futuro alla farmacia territoriale e allo stesso tempo offrire un servizio di qualità all'industria».
La relazione di Mirone alla convention romana si è focalizzata, non a caso, sulla necessita di fare sistema: «La farmacia italiana sta attraversando una fase cruciale. Da un lato è in atto un grande rilancio in termini di professionalità e di ruolo di presidio sanitario di primo accesso. Dall'altro bisogna stare attenti alle insidie provenienti da modelli di farmacia che non appartengono alla nostra tradizione e, ciò nonostante, hanno l'ambizione di imporsi anche sul mercato italiano. Il tema del capitale nella proprietà è un tema caldissimo ma il nostro obiettivo è quello di difendere il modello italiano di farmacia, libera e indipendente».
La legge di Bilancio è ancora in discussione in Parlamento e in essa sono contenute alcune misure, a lungo richieste, a favore di un comparto, quello della distribuzione intermedia, che negli ultimi ha sofferto per molteplici motivi una notevole contrazione dei margini.
A questo punto la domanda, come si diceva una volta, nasce spontanea: non è che all'ultimo minuto può spuntare un emendamento che, in qualche modo, cerchi di modificare, in peggio, tali provvedimenti? «Il timore c'è eccome», risponde Mirone, «ma noi confidiamo che il decisore politico tenga il punto e comprenda che, dopo le norme decretate a favore della farmacia, in vigore da quest'anno, anche quelle pensate per il settore che rappresento siano a tutto vantaggio della sostenibilità complessiva della filiera».