Legge di Bilancio, Mirone: alla convention un dibattito aperto tra i player della filiera
22/11/2024
«Questa convention di Federfarma Servizi giunge in un momento cruciale, in coincidenza cioè con la discussione in Parlamento della legge di Bilancio che contiene alcune misure riguardanti il comparto della distribuzione intermedia del farmaco. Le nostre richieste di essere considerati un elemento fondamentale per il servizio pubblico sono state accolte, ora attendiamo l'esito finale, dopo il passaggio parlamentare».
Il presidente Antonello Mirone non nasconde la sua soddisfazione. Dopo anni di appelli alle istituzioni e, ultimamente, anche di forti timori per la sostenibilità del comparto, le rappresentanze di categoria hanno trovare ascolto nel governo, che ha provveduto a inserire nella proposta di legge di Bilancio sottoposta alle Camere un incremento della remunerazione pari allo 0,65% sul prezzo dei farmaci di classe A e un contributo aggiuntivo (solo per gli anni 2026 e 2027) di 5 centesimi a confezione sui medesimi farmaci.
«Le nostre richieste a sostegno del comparto», tiene a sottolineare Mirone, «non devono essere motivo di discussione, argomento divisivo all'interno della filiera. Al contrario, la convention di quest'anno è proprio un'occasione di confronto con gli altri operatori del settore. Quella che intendiamo perseguire è una soluzione per l'intero sistema del farmaco: produzione, distribuzione intermedia e farmacia territoriale. Non è certo nostro intento creare divisioni ma allo stesso tempo dobbiamo ribadire che alcune misure a sostegno del nostro comparto sono ormai diventate inderogabili».
La tavola rotonda al centro della convention del 20 novembre prevede la partecipazione di rappresentanti del ministero della Salute ma anche di quello dell'Economia e delle finanze a cui, come in tutte le leggi di Bilancio, spetta l'ultima parola in materia di stanziamenti di denaro pubblico.
«È essenziale garantire efficienza a questo comparto se vogliamo davvero parlare di rilancio della sanità territoriale. Senza distribuzione intermedia non esiste sanità territoriale», conclude Mirone. «E voglio rimarcare una volta di più il ruolo delle cooperative che rappresento, con la loro attività capillare a supporto delle farmacie, anche quelle meno accessibili e disagiate. Un'attività quotidiana che garantisce la tenuta del sistema farmacia italiano nel suo complesso».