Unità di crisi, dal Tavolo focus sulle criticità del comparto. Preoccupa anche il costo del denaro

25/10/2022


Non c'è solo il caro carburante, la crisi energetica, l'inflazione: a mettere a mettere a rischio la sostenibilità del settore della distribuzione intermedia c'è anche il costo del denaro che continua a crescere. È questa una ulteriore preoccupazione emersa dall'ultimo incontro dell'Unità di crisi istituita da Federfarma Servizi per favorire il confronto tra le associate, la rilevazione di situazioni critiche e la gestione delle problematiche economiche che impattano sul comparto.

«C'è una situazione congiunturale negativa, con il rischio di una recessione», ha spiegato Giovanni Giamminola, dg di Unico-La farmacia dei Farmacisti Spa, a margine dell'ultimo incontro che si è tenuto la settimana scorsa. «Tre in particolare sono le preoccupazioni sul tavolo di Federfarma Servizi: il crescente costo dell'energia, il caro carburante e, in generale, l'aumento dei costi dei materiali, ma anche la crescita dei tassi di interesse e l'aumento del costo del denaro, che rischiano di avere ripercussioni di tipo finanziario sulle aziende della distribuzione intermedia. Si tratta di una situazione che si sta già facendo sentire sul territorio e che, in generale, può generare ripercussioni oltre che sulle imprese, anche sulla popolazione, già gravata dal momento di crisi. In questo contesto le aziende della distribuzione intermedia non possono essere lasciate sole ad affrontare quella che ha tutta l'aria di essere una tempesta perfetta».

«Le soluzioni da mettere in campo», ha aggiunto Lorenzo Marinaro, Business Controller Vim Srl, «possono andare dalla razionalizzazione delle consegne a un maggior efficientamento dei magazzini, tutte azioni compatibili con l'indirizzo che il Paese vuole darsi di una transizione ecologica e di una responsabilità ambientale. Si tratta di un messaggio, di una sensibilità che credo sia necessario iniziare a trasmettere alle farmacie, che rappresentano la mission delle nostre aziende di proprietà di farmacisti».

Ma, al di là di questo, a emergere dal Tavolo con chiarezza è soprattutto la necessità, improrogabile, di un sostegno mirato e strutturale, in modo da continuare a svolgere un servizio sicuro, efficiente, capillare e fondamentale a favore della collettività e del Ssn.