Paxlovid, partono anche le farmacie lombarde con 32 trattamenti avviati

23/05/2022


È partita dalla settimana scorsa la dispensazione nelle farmacie lombarde del Paxlovid, che ha visto, nelle prime tre giornate, 32 trattamenti avviati attraverso il canale della Dpc per pazienti non ospedalizzati.

«Un servizio di grande importanza per la popolazione e il Ssn», ha commentato Chiara Scudeletti, direttore Affari regolatori e Dpc di Unico e delegata regionale per Federfarma Servizi in Emilia-Romagna, Bolzano, Trento, Puglia, Trentino-Alto Adige, Umbria e Veneto, «che ha messo a sistema la grande efficienza della rete della distribuzione intermedia e delle farmacie del territorio, in termini di tempestività e vicinanza ai pazienti».

Sono in tutto 1.104 i trattamenti erogati attraverso la rete delle farmacie territoriali e della distribuzione intermedia, secondo l'ultimo monitoraggio settimanale di Aifa (estrazione del 18 maggio), con una distribuzione in Dpc avviata ormai in quasi tutto il territorio italiano. «Il farmaco» spiega Scudeletti, presente, come referente di Federfarma Servizi, in diversi Tavoli regionali, «in questa prima fase, viene fornito, in tutta Italia, dalla Struttura commissariale in confezionamento estero, in attesa che l'azienda produttrice immetta sul territorio le confezioni italiane - si parla indicativamente di giugno - che verranno consegnate direttamente alle Regioni. Il flusso prevede, per ora, il ritiro da parte del distributore presso le farmacie ospedaliere e la gestione nei propri magazzini del medicinale, a cui viene allegato il foglietto illustrativo in italiano. In Lombardia, dove la partenza è avvenuta il 16 maggio, abbiamo effettuato un primo ritiro di 7.000 confezioni, rendendo disponibile, sin dal primo giorno, una confezione per ogni farmacia del territorio. Poiché si tratta di una terapia per la quale è fondamentale la rapidità nella assunzione, che deve iniziare entro cinque giorni dall'insorgenza sintomi, e la pronta disponibilità nelle farmacie del territorio, si è scelto di procedere attraverso la logica del ministock: una volta erogata la confezione, il sistema Web Dpc riordina automaticamente il farmaco, che, con la prima consegna utile, viene reso immediatamente disponibile in farmacia. Questa procedura, va detto, è frutto del lavoro di raccordo e coordinamento tra Regione e le rappresentanze di tutti i soggetti coinvolti». La metodologia «viene applicata anche in Friuli-Venezia Giulia, partita dal 9 maggio con la dispensazione del Paxlovid in farmacia».

Anche in questo contesto «la Distribuzione intermedia ha dimostrato di saper rivestire un ruolo fondamentale e imprescindibile per la popolazione e il Ssn, come già era avvenuto con i vaccini anti Covid-19: in Lombardia, in circa sei mesi, sono state superate le 350.000 somministrazioni in farmacia di dosi vaccinali gestite e consegnate dai distributori intermedi. In sinergia con le farmacie, abbiamo risposto con immediatezza alla richiesta di collaborazione, mettendo a disposizione, a titolo gratuito, le nostre competenze ed expertise nella gestione farmaco, in termini di tempestività del servizio, di capillarità delle consegne, di affidabilità nella conservazione e nel tracciamento delle singole confezioni. Da sempre sosteniamo la farmacia, anche nella sua evoluzione di presidio sanitario di prossimità, e siamo pronti ai cambiamenti e alle nuove sfide che si renderanno necessarie a beneficio della salute pubblica».