Paxlovid in farmacia, partita la consegna in Lazio. I primi dati sulla Dpc

09/05/2022


È partita la distribuzione del Paxlovid nelle farmacie del Lazio e, secondo i dati Aifa, fino al 3 maggio sono stati avviati, tramite questo canale, 54 trattamenti per pazienti non ospedalizzati.«Il funzionamento, che ricalca il modello della Dpc, non sta presentando particolari difficoltà», spiega Roberto Pennacchio, vice presidente di Federfarma Servizi e presidente dell'Ordine dei farmacisti di Latina. «Quello che sta emergendo è quanto la capillarità e la tempestività dell'assistenza possano fare la differenza e, in questo, c'è un ulteriore riconoscimento del valore della rete delle farmacie e della distribuzione intermedia».«Sono diverse», racconta Pennacchio a F-Online, «le farmacie che hanno ricevuto richieste e hanno erogato le prime confezioni. Il servizio è molto apprezzato dalla popolazione e da parte di farmacisti non sono state rilevate particolari difficoltà».

A livello nazionale, il farmaco viene acquistato dalla Struttura Commissariale e consegnato alle Regioni, in base a criteri stabiliti. Le forniture destinate al canale sono attese nel mese di maggio, ma alcune Regioni, tra le quali il Lazio, «hanno deciso di utilizzare parte delle proprie scorte per rifornire depositi e farmacie. Le confezioni presenti nel circuito della Dpc laziale sono, quindi, per ora, quelle con Aic estero, prive di fustella e foglietto illustrativo in lingua italiana, che va consegnato separatamente». Per quanto riguarda «il flusso, è quello già strutturato e rodato e non ci aspettiamo particolari criticità. La distribuzione alle farmacie avviene da parte del grossista di riferimento, che ritira le confezioni presso i magazzini capofila. Inizialmente, la media per farmacia è di circa 3-4 confezioni».«Siamo convinti che il coinvolgimento della rete delle farmacie e della distribuzione intermedia sia quell'elemento necessario a rendere davvero accessibile una terapia la cui efficacia dipende dalla tempestività».

Da parte di tutti c'è la consapevolezza che «si tratti di un'ulteriore dimostrazione di quanto la filiera distributiva e le farmacie, attraverso una collaborazione sinergica, riescano a dare risposte efficaci sul territorio, a favore delle Istituzioni e degli assistiti, anche a titolo gratuito».Intanto, secondo quanto emerge dal decimo "Rapporto Aifa sull'uso degli antivirali contro il Covid-19", relativo alla settimana fino al 3 maggio, sono stati resi disponibili i dati sui trattamenti avviati per pazienti non ospedalizzati relativi al Paxlovid in Dpc. A risultare sono 280 trattamenti su tutto il territorio nazionale, con 90 in Toscana, 75 in Umbria, 54 in Lazio, 30 nelle Marche, 10 in Piemonte, 7 in Campania, 5 in Emilia-Romagna, 3 in Molise, Calabria e Trento.