Vaccini, farmacista è professionista di fiducia qualificato anche per corretta informazione
26/07/2021

«La vaccinazione in farmacia», è il punto, «sta procedendo bene in molte Regioni, con una risposta pronta da parte dei cittadini, una buona organizzazione delle farmacie e un efficiente supporto da parte delle aziende associate, in termini di regolare approvvigionamento e per tutti i diversi aspetti. Ma la partenza non è stata uniforme sul territorio e non mancano le Regioni dove ancora non è stata avviata». I risultati, a ogni modo, sono buoni: «I cittadini, anche in questa situazione, hanno visto nella farmacia un presidio sanitario di prossimità e altamente qualificato. Un dato importante è proprio la fiducia dimostrata verso il canale. E questo è vero non solo in relazione ai vaccini, ma anche per tutto il supporto messo a disposizione nella fase emergenziale, dai tamponi, agli screening e via dicendo».
La campagna in farmacia, comunque, non è stata esente da criticità: «Come per tutti i centri vaccinali sul territorio, l'informazione talvolta poco corretta, arrivata da più fonti, ma anche i cambiamenti nell'utilizzo dei vaccini», che le istituzioni hanno deciso sulla base delle evidenze scientifiche di volta in volta disponibili, «hanno creato disorientamento». La conseguenza è stata che «il cittadino, in qualche caso, si è allontanato dalla vaccinazione». Ma anche in tale contesto il ruolo delle farmacie è stato indispensabile: «Il farmacista è il soggetto più idoneo per chiarire il profilo di beneficio e di rischio dei vaccini», anche per la sua capacità di intercettare e di dialogare con tutte le fasce di popolazione, e, in ogni caso, «è stato perfettamente in grado di gestire, indirizzando ai canali appropriati, i soggetti più fragili che si sono rivolti a lui».