Farla, Pennacchio: entrata dei capitali? Non bisogna guardare al centesimo

13/06/2016


Farla è una cooperativa che, tra Soci e Clienti, serve oltre 500 farmacie e opera prevalentemente nel Lazio con due sedi, a Latina e Viterbo, dove il livello di automazione del sistema logistico ha ormai raggiunto il 90%. Nata nel 1971 a Latina dalla lungimiranza di un gruppo di farmacisti del posto, oggi vanta un fatturato annuo di circa 212 milioni di euro. A parlare con F-online dei diversi aspetti e obiettivi della cooperativa è Roberto Pennacchio, presidente di Farla e vicepresidente di Federfarma Servizi.

Ingresso del capitale, come vi comporterete al riguardo?
L'ingresso del capitale è una sfida da vincere, lo tsunami è alle porte e l'impresa farmacia va tutelata secondo la logica per cui guardare al centesimo non è prioritario rispetto all'economia globale: la gestione della farmacia guidata da logiche di breve periodo deve lasciar spazio alla politica del medio-lungo termine propedeutica al raggiungimento di una redditività sostenibile. Questo è il primo passo da fare per fronteggiare le grandi catene che, inevitabilmente, arriveranno sul territorio italiano. Bisogna cominciare subito a cambiare approccio per non farsi cogliere impreparati. Alle sfide si risponde dando il meglio di sé, come singolo Farmacista, ognuno con le sue caratteristiche specifiche, e come Cooperativa che offre a ciascun Socio una logistica modernissima, servizi moderni, una struttura votata all'innovazione e un radicamento capillare nel Lazio.

La strategia aziendale. Nel breve periodo come vi muoverete?
La nostra crescita è frutto di un forte radicamento sul territorio, di valutazione di tutte le prospettive future di cambiamento, di investimenti nel costante miglioramento dei servizi e delle tecnologie, dell'aver sempre considerato quello del Farmacista come una delle professioni più difficili, a cui occorre offrire supporto continuo in ogni suo aspetto: servizi commerciali, marketing, retail management, comunicazione e fidelizzazione del cliente.

La commodity è uguale per tutti?
Farla offre a tutti i soci l'intera gamma commerciale e di servizi, e ognuno accede secondo la sua libera scelta. La differenza la fanno le scelte dei Soci, che naturalmente più fanno della cooperativa la loro struttura di riferimento più ne hanno benefici.


Quali sono i costi più importanti?
La nostra è una struttura che offre logistica a servizi, per cui i costi più importanti sono quelli del lavoro, dei trasporti ed anche degli ammortamenti, diretta conseguenza degli importanti investimenti nell'automazione e nell'innovazione tecnologica. Sono importanti anche i costi commerciali, frutto di condizioni di fornitura ai Soci sempre migliorate nel tempo.

Una cooperativa può diventare europea? Avete mai pensato a possibili alleanze con altre nazioni?
Abbiamo attivato da tempo confronti con altre realtà come la nostra ma solo a livello nazionale, non conosciamo realtà europee con cui poter in futuro avviare un discorso.

Credete in una centrale di sistema?
Da anni siamo soci azionisti di Federfarmaco, centrale sia per gli acquisti di diverse cooperative che produttore di prodotti a marchio. Nell'attuale congiuntura è giusto essere solidali e fare squadra, ma sempre nell'interesse del Farmacista.

Qual è la peculiarità della vostra associazione?
Farla è nata, è cresciuta, e si sviluppa giorno dopo giorno sulla base di un solo punto fermo: il Socio Farmacista.