Ecm, dalla formazione sul campo alla multidisciplinarità: le direttrici per il triennio

28/06/2023


Una formazione trasversale, che punti a un approccio integrato delle problematiche di salute e sanitarie, una preparazione sul campo, che tragga vantaggi anche dalla intelligenza artificiale, attenzione alle tematiche della prevenzione e del controllo delle malattie infettive, nonché alle competenze manageriali e digitali, fino a includere la telemedicina e le frontiere più innovative delle cure. Sono queste alcune delle direttrici che si intende imprimere alla formazione Ecm, che la prossima settimana vedrà riunirsi nuovamente la Commissione nazionale.

L'attuale triennio formativo 2023-25, è emerso nel corso dell'evento "Prospettive e sfide dell'Ecm", organizzato da Cogeaps e Agenas, con gli ordini professionali, «è particolarmente importante al fine di attuare le azioni previste dalla Missione 6 del Pnrr relative al potenziamento e allo sviluppo delle competenze tecniche, digitali e manageriali del personale del sistema sanitario», ha detto il ministro della Salute Orazio Schillaci nel suo intervento. La pandemia ha posto la digitalizzazione al centro dell'aggiornamento degli operatori sanitari, come strumento di apprendimento, ma anche come contenuto. Dal 2020 nuova protagonista è la telemedicina e proprio le competenze digitali, dirette anche alle nuove frontiere delle cure e della medicina, diventano fondamentali. Oggi più che mai, tuttavia, a servire è un approccio trasversale tra professionisti, abbandonando quella logica che sinora ha visto ogni categoria sviluppare la propria impostazione di Ecm. Anche la formazione sul campo, in cui ci sia spazio alle simulazioni, utilizzando eventualmente anche realtà virtuale e metaverso, va ulteriormente valorizzata. Il professionista sanitario deve trovare occasioni per mettere alla prova le competenze acquisite, che, a loro volta, devono essere in linea con le esigenze con le esigenze degli operatori e la domanda di salute della popolazione.