Sostenibilità e ruolo sul territorio: le richieste delle farmacie alla politica

27/09/2022


Ampliamento del ruolo della farmacia nella sanità del territorio, consolidamento della figura del farmacista nei servizi diagnostici e di monitoraggio, sostenibilità del sistema. Sono queste alcune richieste emerse dall'assemblea pubblica di Federfarma e rinnovate in occasione dei risultati delle elezioni del 25 settembre. A fare il punto a F-online è Roberto Tobia, segretario nazionale di Federfarma.

«In un momento di grande difficoltà», ha spiegato Tobia, «nel quale c'era la necessità di rafforzare la risposta assistenziale sul territorio, la rete delle farmacie ha contribuito concretamente alla tutela della salute dei cittadini, imprimendo una accelerazione alle spinte evolutive che la stavano attraversando. I passaggi compiuti in questo periodo, che vanno soprattutto nella direzione della farmacia dei servizi, sono, in un certo senso, storici e ci pongono al pari di molti Paesi europei. Peraltro, l'ampliamento del ruolo professionale del farmacista ha trovato ulteriore consolidamento anche nelle normative e nei protocolli successivi all'emergenza sanitaria, aprendo frontiere importanti nel monitoraggio e screening di varie patologie e nei servizi diagnostici». Ora, all'indomani delle elezioni da cui è scaturita una nuova maggioranza, «ci auguriamo che tale iter evolutivo continui, anche attraverso il rinnovo della Convenzione che va riscritta e attualizzata».

Ma perché «questa nuova farmacia possa realizzarsi appieno, diventa ancora più indispensabile dare sostenibilità economica a tutta la rete, in quella che è l'attività di erogazione dei farmaci del Ssn». In questa direzione, un tema di rilievo è costituito dalla distribuzione per conto, «che va valorizzata per quei farmaci che non richiedono monitoraggi, sia perché si ridurrebbero i costi sociali per i cittadini, in particolare per i fragili, sia perché si genererebbe un'occasione di risparmio per le Asl». Ma è soprattutto la nuova remunerazione a essere determinante: «Si tratta di un punto che deve essere ritenuto indispensabile, anche perché è la base per poter parlare di servizi e di evoluzione della farmacia. Le interlocuzioni con le istituzioni hanno prodotto risultati: la proposta condivisa dai Ministeri competenti è stata inserita nel Documento di economia e finanza, alla base della prossima Legge di Bilancio. Ora, speriamo che questo capitolo possa trovare attuazione anche con il nuovo governo e abbia spazio nella Finanziaria che andrà alle Camere, non appena si riuniranno».
C'è, infine, un'ultima riflessione: «Il potenziamento della sanità territoriale che è in corso può davvero ricevere un notevole contributo dalle farmacie. Ma ruolo, funzioni, modalità vanno definiti in maniera chiara insieme agli altri protagonisti del territorio, nel pieno rispetto di tutte le figure professionali, che sono chiamate a lavorare insieme».
Le frontiere aperte sono tante ma «siamo certi che il prossimo Governo darà delle risposte concrete alle nostre proposte nell'interesse generale dei cittadini che chiedono un ruolo centrale per la farmacia, indispensabile durante l'emergenza sanitaria».