Vaccini anti flu, al via le operazioni di distribuzione in Liguria. Prime farmacie a partire

11/10/2021


Sono in corso di avvio in questi giorni le operazioni con la filiera distributiva per la somministrazione dei vaccini antinfluenzali nelle farmacie della Liguria, prime a partire grazie al modello che vede la supervisione della seduta da parte del medico. «Il ritiro dei vaccini negli hub delle Asl e la consegna alle farmacie è in corso in questi giorni», fa il punto a F-Online Francesca Massa, direzione di Federfarma Liguria e Relazioni istituzionali Ufl (Gruppo Unifarm), associata a Federfarma Servizi.
«L'accordo sulla vaccinazione anti influenzale in farmacia, che è stato siglato la settimana scorsa tra Liguria, Federfarma e Assofarm regionali», spiega Massa, «nasce da una intesa costante con la Regione ed è di fatto il proseguimento di un percorso avviato ormai da tempo». Sono quattro le attività previste: «La consegna dei vaccini antinfluenzali ai medici di medicina generale tramite la rete delle farmacie e della distribuzione intermedia; l'attività di counselling da parte del farmacista, per sensibilizzare sulla importanza della vaccinazione; la realizzazione di un progetto di screening attraverso la proposizione di un questionario alla popolazione over 60 su approccio alla vaccinazione e la somministrazione vera e propria».

Per quanto riguarda questo punto, «al momento potranno inoculare il vaccino le farmacie che sono Punti di vaccinazione sul territorio già attivi per l'anti Covid e che vedono la presenza del medico vaccinatore». Come si ricorderà infatti le farmacie della Liguria sono state le prime a partire con la somministrazione del vaccino anti-Covid, a fine marzo, proprio grazie a questo modello che vede come cornice di riferimento la legge Bilancio 2021, che oggi ha portato alla somministrazione di oltre 150.000 dosi da inizio attività. «Tale platea, che al momento è di circa 157 farmacie, potrà ulteriormente allargarsi quando sarà possibile, a livello nazionale, la somministrazione del vaccino antinfluenzale da parte del farmacista, per la quale si è in attesa del corso abilitante dell'Istituto superiore di sanità e dell'approvazione definitiva del Protocollo nazionale. In questa direzione, ad aver già dato disponibilità sono oltre 380 farmacie, più dei due terzi del totale».

Per quanto riguarda l'operatività, «il modello resta quello già sperimentato e, anche in merito alla distribuzione dei vaccini antinfluenzali, la base è rappresentata dagli accordi in essere sulla Dpc. Sono sette i distributori coinvolti - quelli già attivi per il vaccino anti Covid - che ritireranno i quantitativi stabiliti presso gli Hub delle Asl e li metteranno a disposizione della filiera distributiva. Le richieste da parte delle farmacie saranno inoltrate al distributore di riferimento».

«Con la partenza dei vaccini antinfluenzali la rete delle farmacie liguri», ha dichiarato Elisabetta Borachia, presidente dell'Unione Ligure associazioni titolari di farmacie, «si conferma un hub di servizi per il cittadino di fondamentale importanza in tutto il territorio regionale. Siamo stati i primi in Italia a somministrare i vaccini anti-Covid nelle farmacie e ora siamo i primi a partire con questo servizio, confermando la capacità di interpretare il nostro ruolo in modo dinamico e innovativo. Il farmacista è oggi sempre più un professionista a tutto tondo, perfettamente integrato nel sistema sanitario pubblico, in grado di effettuare atti complessi come vaccinazioni o tamponi. L'intesa con tutti gli enti pubblici in questi mesi è stata sempre più stretta, da parte nostra confermiamo la volontà di porci al servizio della cittadinanza, con la quale dialoghiamo quotidianamente, su tutti i fronti. Come categoria continueremo anche a spingere con decisione sul fronte della formazione, per quanto il farmacista sia mediamente un professionista già molto qualificato e preparato».

Un altro elemento di particolare importanza è che l'Accordo si incrocia con l'ok arrivato dalle autorità nazionali al sistema della doppia vaccinazione nella stessa seduta: in questo modo il vaccino Covid - prima, seconda o anche terza dose booster - potrà essere un ulteriore stimolo per quello influenzale. «Siamo molto soddisfatti», è il commento di Massa, «perché questo progetto dimostra ancora una volta come la rete delle farmacie e della distribuzione intermedia sia considerata ormai parte integrante della sanità regionale, sia in un contesto emergenziale che per le attività di prevenzione e di medicina del territorio. Proprio la "medicina del territorio" deve considerarsi la nuova sfida per la farmacia e per il sindacato che la rappresenta. Dobbiamo lavorare affinché queste attività non siano solo legate all'emergenza pandemica, ma diventino invece attività "strutturali" (per esempio la farmacia come centro vaccinale permanente per tutte le tipologie di vaccini) e dobbiamo gestire al meglio le opportunità rappresentate dal Pnrr per i nuovi progetti di riorganizzazione della sanità».