Ricetta bianca elettronica, le novità e le ricadute su Fse e filiera

25/01/2021


L'estensione dell'impianto normativo relativo alla ricetta elettronica Ssn a quella bianca a carico del cittadino è contenuto nel Decreto del Mef di fine dicembre (Gazzetta Ufficiale n. 11 del 15 gennaio 2021) ed entrerà in vigore a fine gennaio, anche se restano alcuni nodi operativi da definire e i tempi di attivazione dei prescrittori potrebbero non essere immediati. Con la premessa che, in ogni caso, la ricetta elettronica non sostituisce quella cartacea, che continuerà quindi a esserci, vale la pena ripercorrere le novità previste dalla normativa, che mira a semplificare l'accesso al farmaco per i cittadini, ma anche, in prospettiva, a potenziare le funzionalità del Fascicolo sanitario elettronico e del Dossier farmaceutico, con ricadute sulle attività di aderenza alla terapia.


La fase della prescrizione e i canali alternativi per la ricezione del promemoria

Il «medico prescrittore», si legge nella norma, «procede alla generazione in formato elettronico delle prescrizioni di farmaci non a carico del Ssn, secondo le medesime modalità previste per le ricette Ssn, riportando almeno i dati relativi al codice fiscale del paziente, la prestazione e la data della prescrizione, nonché le informazioni necessarie per la verifica della ripetibilità e non ripetibilità dell'erogazione dei farmaci prescritti». Il medico poi rilascia al paziente il promemoria cartaceo, ma tale documento «su richiesta dell'assistito può essere trasmesso tramite i canali alternativi» già previsti. In particolare, questo può avvenire secondo le seguenti modalità:

a) nel portale del Sac (www.sistemats.it) anche tramite Sar;

b) nel Fse dell'assistito, solo a fronte del rilascio del consenso all'alimentazione del Fse;

c) tramite posta elettronica;

d) tramite Sms.

Successivamente, «a fronte dell'utilizzo da parte dell'assistito di tale ricetta, la farmacia invia i dati con le medesime modalità di quella Ssn. Il Sac/ Sar verifica le condizioni di ripetibilità della vendita del farmaco». È prevista la possibilità che il Mef renda disponibili i dati di invio delle ricette con forme di pseudonimizzazione alle Asl, all'Aifa, al ministero della Salute e alle Regioni, secondo modalità da stabilirsi e su parere del Garante per la protezione dei dati personali». Per quanto riguarda poi invece la trasmissione del promemoria dal paziente alla farmacia occorre distinguere la fase a regime da quella emergenziale.


Trasmissione del promemoria dal paziente alla farmacia: la fase a regime

Nella fase a regime, in particolare, «l'assistito può accedere al Sac/Sar, con Spid o Cns, in un'area del portale www.sistemats.it», dove sarà possibile:

- consultare e scaricare le ricette elettroniche e i promemoria;

- richiedere l'utilizzo del promemoria dematerializzato selezionando la farmacia presso cui si vuole andare.

«Il cittadino qualora non fosse dotato di Spid o Cns, può accedere a un'area libera del portale del Sistema Ts inserendo il numero univoco, il codice fiscale e la data di scadenza della tessera sanitaria. Potrà così accedere alla sola ricetta e svolgere le medesime attività». A quel punto «il Sac/ Sar invia una notifica alla farmacia prescelta dall'assistito; nel caso in cui i farmaci siano disponibili ed erogabili, la farmacia accetta la richiesta dell'assistito e provvede alla "presa in carico" e alla successiva erogazione dei farmaci; il Sac provvede a darne immediata notifica all'assistito che ritirerà i farmaci presso la farmacia scelta». Salvo diverse indicazioni normative, nella fase a regime - è l'indicazione della Fofi - «il paziente potrà utilizzare il promemoria esclusivamente recandosi di persona in farmacia oppure attraverso il sistema Sac, anche tramite Sar. In regime ordinario, non è ammessa la trasmissione del promemoria dal cittadino alla farmacia tramite Sms o posta elettronica ovvero attraverso il ricorso a ulteriori applicazioni informatiche».


Stato di emergenza: i canali alternativi di trasmissione e la consegna a domicilio

Ma, «fino al perdurare dello stato di emergenza epidemiologica da Covid-19, l'assistito che ha ricevuto la ricetta elettronica farmaceutica da parte del medico prescrittore» con le modalità che erano già state previste nell'Ordinanza della Protezione 651/2020 «può inoltrare gli estremi della ricetta alla farmacia prescelta». Quindi, oltre a quanto previsto nella fase a regime (consegna del documento cartaceo o via Sistema TS), «l'assistito individua la farmacia e le comunica i dati della ricetta elettronica, unitamente al codice fiscale riportato sulla tessera sanitaria, secondo le seguenti modalità:

- Via posta elettronica: è possibile inviare in allegato il promemoria, ricevuto dal medico tramite e-mail o estratto dal proprio Fascicolo sanitario elettronico, oppure, indicare il numero di ricetta elettronica e il codice fiscale.

- Via sms o con Applicazione, anche inoltrando il messaggio ricevuto dal medico.

- Via telefono: comunicando alla farmacia il numero di ricetta elettronica, con il codice fiscale. Restano ferme le iniziative per le persone più fragili tramite i servizi telefonici del ministero della Salute» o, dove attivate, delle Regioni. A ogni modo, «la farmacia individuata per l'erogazione del farmaco, imposta la corrispondente ricetta elettronica nello stato di "presa in carico" nel Sac/Sar, e provvede alla erogazione dei farmaci dandone informativa all'assistito per il ritiro». Sempre nel periodo emergenziale, «laddove possibile, la farmacia provvede a recapitare i farmaci all'indirizzo indicato dall'assistito in fase di richiesta telematica di erogazione farmaci».