Covid-19, dalle App al supporto in caso di contagio. Le risposte delle associate alle nuove esigenze

23/11/2020


L'emergenza sanitaria ha spinto un po' tutti gli attori dell'assistenza a premere l'acceleratore sui progetti di innovazione per riuscire a rispondere all'aumento dei bisogni di salute da parte dei cittadini e alla necessità di portare a compimento i processi di digitalizzazione. Ma in quali iniziative è stata tradotta questa spinta dalle aziende di farmacisti? Il tema è stato affrontato a FarmacistaPiù, nel corso del convegno "Le aziende dei farmacisti e la distribuzione durante l'emergenza Covid-19. Il nostro supporto alla farmacia italiana", in cui sono state portate testimonianze del vissuto della distribuzione intermedia di proprietà dei farmacisti durante la prima e la seconda ondata.

«L'emergenza sanitaria che abbiamo vissuto», ha spiegato Marco Amadei, direttore Risorse umane e organizzazione di Unico, «ci ha obbligato a mettere a fuoco ancora di più e a concentrare le attenzioni sui bisogni basilari delle farmacie e dei colleghi. Le farmacie, oggi più che mai, sono chiamate a essere un presidio di cura, salute ed educazione sul territorio e proprio questa funzione basilare diventa per noi una bussola. La crisi ci ha spinti a riorganizzare la nostra capacità di ascolto e di reazione alle esigenze. Oggi la priorità è generare una cultura differente, a tutti i livelli, che possa supportarci. E, certamente, in questo contesto, la digitalizzazione, che semplifica e accelera i processi, è una opportunità, anche per creare canali consolidati di comunicazione, informazione, formazione e dialogo continuo».

«Tante sono state le iniziative che abbiamo messo in campo per sostenere le farmacie», è stato l'intervento di Francesca Rauzi, vice presidente di Unifarm, «per garantire la continuità della filiera, per assicurare la disponibilità di prodotti e servizi, nonostante carenze e fenomeni speculativi, per sostenere a livello commerciale e finanziario le farmacie». I nuovi bisogni nati dalla emergenza sanitaria, però, «ci hanno anche portato ad accelerare l'attuazione di progetti e iniziative che erano allo studio ma non ancora attuate». Tra queste, per esempio, «abbiamo pensato di mettere a disposizione gratuitamente dei soci la possibilità di offrire ai propri clienti la App, nata all'interno della rete Unilife, che permette di prenotare prodotti e visite attraverso la farmacia o di avviare una chat con i farmacisti». Si tratta di «innovazioni importanti che consentono di rendere più accessibile ai cittadini il supporto professionale». Ma un altro aspetto sviluppato, sempre legato alle nuove tecnologie, «è la campagna social, che abbiamo fatto partire in autunno nell'ambito della rete Unilife, per valorizzare l'immagine del farmacista. Ci è sembrato fondamentale, infatti, sottolineare l'importanza della prossimità del farmacista, che è sempre al fianco del paziente e dei cittadini, nonostante l'uso di mascherine e barriere. Nel momento di difficoltà che tutti stiamo vivendo ci è parso importante far capire quanto il farmacista sia presente e vicino».

Da Cef, invece, è stata approfondita la progettualità volta a garantire la continuità del servizio al cittadino, anche a fronte di contagi in farmacia. Attraverso l'iniziativa "Lavorare in farmacia" sono stati reclutati farmacisti per le farmacie colpite dal Covid-19, evitandone la chiusura e garantendo la continuità del principale punto di riferimento per la popolazione sul territorio.