Commissione Servizi, al lavoro su linee guida e progettualità comuni

13/10/2020


Stanno procedendo i lavori della Commissione di Federfarma Servizi dedicata alla Farmacia dei servizi, che si pone l'obiettivo di mantenere un focus costante sulle iniziative avviate dalle aziende associate, favorire lo scambio di esperienze ed il confronto su problematiche ed elementi di miglioramento. Uno dei capisaldi è anche quello di avviare una progettualità comune che possa avere rilevanza nazionale e ricercare il supporto delle società scientifiche di riferimento.

A fare il punto è Marco Mariani - direttore Marketing, Retail e Vendite di Farmacentro Soc. Coop. - componente della Commissione, all'indomani dell'ultimo incontro. «Sono sostanzialmente tre», spiega Mariani, «le direttrici di lavoro emerse dagli incontri che, al momento, avvengono in videoconferenza ogni due settimane. Un primo step, avviato già prima dell'estate, è stato quello di scattare una fotografia, attraverso un questionario sottoposto alle associate, delle iniziative avviate con le farmacie aderenti. È un punto di partenza importante perché intende mappare i servizi offerti alla popolazione, analizzare le modalità di implementazione, rilevare eventuali criticità, esigenze, ma anche eccellenze e, soprattutto, è una occasione per cercare di metter a fattor comune le esperienze realizzate. Tutto questo seguendo una logica di Kaizen (miglioramento continuo) e benchmarking (prendendo le esperienze di eccellenza come riferimento per la crescita del sistema che deve tendere tutto a tale traguardo)».

Si sta approfondendo la cornice normativa e operativa del concetto di screening, anche attraverso il confronto e la collaborazione con Federfarma. Tra i prossimi sviluppi delle attività, «stiamo valutando l'opportunità di elaborare un testo da divulgare alle Farmacie Associate che rappresenti una sorta di linea guida sui servizi possibili, evidenziando quanto necessario a riguardo. Il documento intende essere di facile consultazione, con l'obiettivo di riepilogare ciò che è normativamente ammissibile in farmacia, al fine di tutelare il corretto sviluppo di un servizio da parte del farmacista. Uno degli aspetti che abbiamo rilevato, infatti, è che, anche in questo ambito, c'è disomogeneità di interpretazione tra Regioni e Asl e, in particolare, in alcune aree d'Italia, talvolta, non c'è univocità e chiarezza sui contenuti stessi dei servizi da offrire alla popolazione».

Infine, «come ulteriore linea di indirizzo, stiamo cercando di lavorare su alcuni servizi da poter sviluppare nei diversi territori in maniera coordinata tra le varie aziende di Federfarma Servizi, e con l'avvallo delle associazioni sul territorio. L'idea è quella di elaborare progettualità comuni, così da raggiungere massa critica e poter agire a livello nazionale, ma anche di conferire autorevolezza allo screening proposto. Questa strategia operativa ci permetterebbe di coinvolgere maggiormente le Società Scientifiche di riferimento per area terapeutica e di lavorare, fin dalla fase progettuale, con il supporto di referenti qualificati e certificati, quali per esempio medici ed infermieri».