Vaccini antiflu in farmacia, tra i nodi tempistica e procedure per le importazioni

21/09/2020


Nelle farmacie iniziano già ad arrivare le richieste di vaccini antinfluenzali da parte di cittadini che non rientrano nelle categorie a rischio definite dal Ssn, ma, al momento, non è ancora chiara la disponibilità di dosi nel canale privato. Dal Ministero della Salute, all'indomani dell'ultimo incontro con la filiera, è stato sottolineato l'impegno a trovare ulteriori canali di approvvigionamento, ma tra i nodi aperti c'è anche la tempistica relativa alle procedure di verifica e controllo inerenti a eventuali importazioni.

A tornare sulla preoccupazione per le possibili carenze di vaccini nel canale privato delle farmacie è Federfarma Servizi, all'indomani di un nuovo incontro in videoconferenza con i distributori intermedi di proprietà dei farmacisti europei, membri dell'organismo europeo di rappresentanza Secof. Come nell'incontro precedente, i distributori europei si sono confrontati sulle principali criticità legati al periodo e da Paesi come Spagna e Grecia sono stati ribaditi i timori di carenze di vaccini antinfluenzali. Se in Italia, come si sa, il fabbisogno nel canale privato è stimato intorno ad almeno 1,5 milioni, contro le 25.000 dosi che sembrano per ora destinate al canale dalle forniture regionali, in Spagna, da quanto viene riferito, risultano di fatto mancanti 2 milioni di dosi, mentre in Grecia 500-660 mila. Numeri importanti che fanno anche capire quale sarà la pressione sulle aziende produttrici mondiali.
Tra i nodi che sono stati evidenziati un po' da tutti ci sono le procedure necessarie per le importazioni: i timori riguardano in particolare la rapidità delle risposte, perché è opinione condivisa che prima si riuscirà a partire con le vaccinazioni anche della popolazione attiva meglio sarà per la salute complessiva.

A emergere, poi, un'analisi del modello avviato in Francia che ha messo in luce come una programmazione che passi tramite le farmacie, attori attivi nella vaccinazione alla popolazione, riesca a essere più accurata e precisa rispetto agli ordinativi, con una riduzione del rischio di prodotti non utilizzati. Uno scenario che apre anche la riflessione sulla necessità di coordinare l'attività tra pubblico e privato, che sarebbe opportuno riunire, è la riflessione di Federfarma Servizi, sotto una unica regia nazionale di carattere sanitario, per evitare una risposta a ventuno velocità e per considerare l'assistenza alla popolazione in maniera complessiva e integrata.