Sistema Farmacia Italia, al via progetto su fibrillazione atriale. Disponibili linee guida e formazione

07/10/2019


Parte a novembre il primo progetto di Pharmaceutical care messo in campo da Sistema Farmacia Italia - la newco di Federfarma e Federfarma Servizi, soci al 50% -, che sarà dedicato alla fibrillazione atriale. L'iniziativa, che prevede una remunerazione e conta sul contributo di Daiichi Sankyo, valorizza la farmacia come centro di presa in carico e monitoraggio del paziente cronico. A fare il punto, nel corso del suo intervento a FarmacistaPiù, Alfredo Procaccini, presidente di Sistema Farmacia Italia che spiega: «Ci troviamo, oggi, a un bivio epocale in cui la farmacia, per garantirsi sostenibilità e un ruolo futuro, è chiamata ad andare incontro alle esigenze assistenziali del territorio e a impostare le proprie attività attorno alla cifra della professionalità. I servizi saranno sempre meno da intendere come aggiuntivi rispetto all'attività core della farmacia, ma ne costituiranno sempre più l'essenza e questo diventerà sempre più determinante anche in relazione agli utili».

Per quanto riguarda il progetto in partenza, «i requisiti alla base, come già avevamo anticipato, sono la validazione da parte della società scientifica, la Sismed, l'utilizzo di strumenti omogenei, la raccolta di dati scientifici e certi, una formazione certificata - in partenza a breve attraverso la piattaforma messa a disposizione -, in grado di attestare l'ultimazione del percorso da parte di titolare e team della farmacia, coinvolti nel progetto».

Non a caso, a disposizione del farmacista c'è «un Manuale operativo di Pharmaceutical care, una guida che contiene il metodo generale da seguire in ogni progetto, così da garantire un approccio omogeneo e uniforme al paziente. In particolare, l'intervento del farmacista si struttura in quattro fasi: arruolamento con registrazione dell'anagrafica e delle condizioni di salute del paziente - previo consenso privacy -; presa in carico con test di profilazione per grado di aderenza, formazione e sensibilizzazione del paziente a seconda della necessità; attività di reminding finalizzata all'aderenza; valutazione della progressione e grado di rischio della patologia, sulla base del livello di sintomatologia». Un supporto in questa direzione sarà fornito dalla piattaforma informatica, la Scheda Elettronica del Cliente (Sec) messa a disposizione da Federfarma.Co, «che scandirà tempistica e fasi del percorso, ma un elemento importante sarà fissare incontri periodici con il paziente».

Per quanto riguarda lo specifico del progetto in partenza, «saranno quattro le molecole di riferimento appartenenti agli anticoagulanti orali non-vitamina K dipendenti NOAC. I test da fare, secondo il modello definito prima, prevedono dalle 7 alle 5 domande, non quindi di particolare difficoltà». Importante sottolineare che «tali progetti possono essere fatti in contemporanea con quelli relativi alla sperimentazione della farmacia dei servizi».