Francia, dallo spaccato sui farmacisti emerge un aumento di interesse verso la distribuzione intermedia

26/07/2023


Al primo gennaio, in Francia risultano iscritti all'albo 73.795 farmacisti: nell'arco degli ultimi dieci anni il totale ha visto un aumento dell'1,4%, ma si rileva una leggera flessione rispetto al 2022 (-0,3%). Sono questi alcuni dei dati che emergono dal Rapporto sulla demografia della professione, pubblicato, come ogni anno, dalla Federazione degli ordini dei farmacisti francese. Tra gli aspetti analizzati, anche i numeri relativi al comparto della distribuzione intermedia, che mostra un aumento nel numero di farmacisti impiegati.

Anche se la flessione del numero di iscritti è ancora limitata, da parte dell'ordine professionale è stata comunque espressa preoccupazione, soprattutto in considerazione del crescente invecchiamento della popolazione e della necessità di aumentare la capillarità del servizio, nonché delle problematiche di carenza di personale che anche in Francia vengono percepite.
Un fenomeno più rassicurante che emerge dal Rapporto - rilevabile in particolare negli ultimi due anni - è quello relativo all'abbassamento dell'età media dei farmacisti, che passa da 48 a 46 anni. Tale trend viene letto, però, soprattutto come una conseguenza dell'allungamento delle carriere - si va più tardi in pensione. Entrando nel dettaglio dei numeri, la quota di farmacisti over 60 è passata dal 12% del 2012 al 19% del 2022. Parallelamente, nel 2022 la quota degli under 35 rappresenta il 21%, con un aumento rispetto al 2012 (19%), mentre la fascia di farmacisti sotto i 50 anni rappresenta il 58% nel 2022, contro il 55% nel 2012.

In generale, una media di età più elevata la si riscontra in particolare tra i titolari di farmacia (49,6 anni), mentre nell'industria risultano operare farmacisti più giovani (con una media di 42,1 anni). Anche in Francia, la maggioranza della professione è donna (68 %, contro il 67% del 2012). La quota femminile tende ad accrescersi sia attraverso i nuovi ingressi (2,9%) sia attraverso una diminuzione della quota maschile (-1,6%), probabilmente per pensionamenti. A essere rilevata poi è una maggiore propensione delle farmaciste a trovare impiego nel pubblico, mentre la presenza maschile proporzionalmente è più elevata tra i farmacisti che operano nella distribuzione intermedia (46%) e tra i titolari di farmacia (44%).

Interessanti, infine, i dati relativi al comparto della distribuzione intermedia: il numero dei farmacisti che vi operano vede nel 2022 1.206 iscritti e, registrando un aumento dell'1,1% in un anno, fa registrare continuità nella tendenza già segnalata l'anno precedente. Parallelamente, riferisce il Rapporto, il numero delle sedi della distribuzione intermedia vede una accelerazione nella sua crescita, pari al + 2,3% nel 2023, dopo il calo pressoché continuo che c'è stato tra il 2012 e il 2020.