Digitalizzazione: opportunità da e-pharmacy, ma serve formazione mirata per i farmacisti
23/05/2023

L'applicazione delle nuove tecnologie alle attività della farmacia di comunità - dalla gestione delle vaccinazioni alla disponibilità e condivisione di dati nei fascicoli sanitari, alla telemedicina, ai wearable device sanitari, alle strumentazioni di pharmaceutical care - già oggi ha determinato grandi progressi, rendendo accessibili tali servizi anche nei contesti più complessi.
Si tratta di evoluzioni che, con la pandemia, hanno visto una accelerazione e una diffusione molto ampia e che, ormai, non possono più essere interrotte, ma si tratta anche di un ambito che richiede via via sempre maggiori conoscenze e capacità. Questa riflessione, sottolinea il gruppo di lavoro, contiene una prima criticità di cui occorre tenere conto: c'è, infatti, il rischio che, man mano che prosegue lo sviluppo in questa direzione, si generi un gap tra professionisti più orientati all'impiego delle tecnologie digitali e quelli più restii e, di conseguenza, un gap nel servizio al cittadino.
Per questo, sarebbe quanto mai importante potenziare, all'interno dei processi formativi, universitari e post universitari, tali tematiche, ampliandone i percorsi, sia teorici sia pratici.
C'è, poi, anche un'altra implicazione: nel proporre l'utilizzo al paziente di App e strumenti digitali per gestire alcuni step del processo di cura, il farmacista deve prestare particolare attenzione alla fase di educazione e sensibilizzazione. Il farmacista è sempre più chiamato a guidare il cittadino circa le potenzialità di tali strumenti e, al contempo, i rischi che possono implicare. I pazienti devono essere informati sugli impatti relativi alla privacy e devono essere guidati a impostare e gestire correttamente device e App, così come a comprenderne a fondo caratteristiche e limiti per un loro corretto ed efficace funzionamento. Il farmacista è responsabile di un uso appropriato dello strumento digitale, in modo particolare in relazione a tutti quegli aspetti che possono rischiare di compromettere un corretto processo di cura.