Covid-19 e influenza, la Francia rilancia la campagna in vista delle Feste e invita i farmacisti a mobilitarsi

06/12/2022


In un momento in cui sta aumentando la circolazione del virus influenzale e del Covid-19 e a quasi tre settimane dalle festività è urgente intensificare la campagna di vaccinazione, in particolare per proteggere la popolazione fragile. È questo l'appello che parte dalla Federazione degli ordini francese, che invita i farmacisti a mobilitarsi per favorire l'adesione vaccinale e sensibilizzare la popolazione.

La campagna di vaccinazione contro il Covid-19 è partita a inizio ottobre, si legge nella nota, ma la copertura della popolazione resta ancora bassa. Solo l'11% degli over 80, per esempio, dopo aver completato il ciclo primario, ha ricevuto la dose di richiamo e questa percentuale, pari al 7%, è ancora più bassa tra le persone di età compresa tra i 60 e i 79 anni. I dati epidemiologici, tuttavia, soprattutto nell'ultimo periodo, vedono un aumento, anche in Francia, dei contagi per Covid-19 e un numero di persone crescente colpite dall'influenza.

In questo contesto, anche in previsione dell'intensificarsi delle relazioni sociali, dovuto alle festività, per proteggere la fascia di popolazione più fragile, diventa ancora più importante accelerare le somministrazioni. Da qui l'invito - partito dal ministero della Salute e rilanciato dalla Federazione dei farmacisti - rivolto a tutti gli operatori sanitari e a tutti i farmacisti per mobilitarsi e aumentare l'impegno verso la campagna vaccinale. In questo contesto, ricorda la Federazione degli ordini francesi, la co-somministrazione del vaccino contro il Covid-19 e di quello contro l'influenza è particolarmente raccomandata.

In generale, per quanto riguarda il vaccino contro il Covid-19, dal Ministero viene specificato che il richiamo dopo il ciclo primario può essere il primo, secondo o terzo (con cinque inoculazioni in tutto). In particolare, il richiamo va effettuato dopo tre mesi dall'ultima dose ricevuta o dall'eventuale infezione per gli over 80, i residenti nelle strutture sociosanitarie e gli immunodepressi, e dopo sei mesi dall'ultima somministrazione - ma in caso di infezione recente, la distanza da rispettare è di tre mesi - per tutte le persone eleggibili, tra cui over 60, donne incinta, caregiver.