Aree interne: ci vive un terzo della popolazione europea. Farmacie rurali sono baluardo se sostenute

12/07/2022


Le aree interne sono realtà caratterizzate da una scarsa presenza di infrastrutture e servizi, da una viabilità complessa e da una popolazione con un'età media più elevata rispetto ad altri territori. Ad abitare in queste zone è circa un terzo della popolazione europea e, in questi contesti, la farmacia rurale rappresenta spesso l'unico baluardo sul territorio. Ma, proprio per queste caratteristiche, la tenuta economica di questo presidio, in molti Paesi europei, è a rischio. Da qui l'appello del Pgeu ai governi degli Stati membri per sostenere un asset così importante.

La rete delle farmacie rurali rappresenta, spesso, per le aree interne di tutta Europa l'unico punto di riferimento sul territorio e l'unico accesso ai servizi, nonché un importante anello di congiunzione per la presa in carico dei pazienti all'interno delle cure primarie. In diverse zone sono talmente radicate nei territori da costituire per la collettività veri e propri hub sanitari. Non di rado, in queste realtà, la popolazione di riferimento presenta un'età media più elevata, mostrando, di conseguenza, bisogni di salute più complessi e una maggiore incidenza di pluripatologie croniche. Ma, anche a causa della scarsa densità abitativa e delle condizioni di disagio socioeconomico che caratterizzano più frequentemente queste aree, la sostenibilità economica di queste farmacie è, in molti territori, a rischio. A livello europeo sono molti i Paesi che hanno messo a punto misure di supporto per le farmacie delle aree più remote, con modalità che vanno dagli incentivi, fondi dedicati, programmi di supporto finanziario, alla detassazione o a rimborsi fiscali. Misure, tuttavia, che non sempre si rivelano sufficienti o in grado di garantire un supporto che sia strutturale e duraturo.

Per questo dal Pgeu, all'interno del Position Paper on Demographic Change and Territorial Cohesion in Europe, parte un appello ai Governi perché si impegnino a remunerare adeguatamente le farmacie rurali, a garantirne la sostenibilità economica, a supportarne la capillarità, avviando, se necessario, un confronto con le associazioni di tutta la filiera, per tutelare un servizio essenziale che è ancora più cruciale in queste aree.