Secof, via ai preparativi delle Giornate europee dei farmacisti in cooperativa

21/06/2021


Il modello relativo alla distribuzione dei vaccini che, un po' in tutta Europa, sta prendendo sempre più piede, vede la centralità della filiera farmaceutica tradizionale, in grado di garantire la gestione in sicurezza delle dosi e una grande capillarità di servizio, con una copertura anche delle aree più impervie e disagiate. Se, nell'analisi di scenario, tale ambito risulta in crescita per molte realtà della distribuzione intermedia, conferma la tendenza invece a ridursi l'impatto delle attività relative al cosiddetto Covid Basket, vale a dire ai prodotti legati all'emergenza sanitaria. Anche se, viene rilevato, ancora oggi sono diversi i distributori che stanno scontando le ricadute di fenomeni speculativi che si sono verificati soprattutto nelle prime fasi della crisi. Il punto emerge durante l'ultimo incontro di Secof, l'organismo di rappresentanza europea dei distributori intermedi del farmaco di esclusiva proprietà di farmacisti, dove si è iniziato a definire anche obiettivi e contenuti delle prime Giornate europee dei farmacisti in cooperativa.

La distribuzione dei vaccini anti-Covid, riferisce Federfarma Servizi, presente all'appuntamento della settimana scorsa, sta presentando grandi vantaggi quando viene veicolata attraverso la tradizionale filiera farmaceutica, tanto che, un po' in tutta Europa, è questo il modello che sta affermandosi. Ci sono, in particolare, all'interno di questo asset diverse eccellenze: in alcune Regioni della Spagna, caratterizzate da territori impervi e disagiati, per esempio, il Governo ha affidato la distribuzione dei vaccini in esclusiva ad alcune cooperative di farmacisti, in quanto realtà particolarmente radicate sul territorio e attente alla qualità del servizio erogato verso tutte le farmacie, anche le più piccole.

Durante il confronto è stato, poi, fatto un punto sulle diverse modalità di organizzazione della logistica, dello stoccaggio e del trasporto, con un focus sulle soluzioni specifiche per il mantenimento della temperatura, laddove la consegna avvenga, appunto, all'interno delle aree più difficili da raggiungere.

Per quanto riguarda la distribuzione del cosiddetto Covid basket, ovvero dei prodotti legati all'emergenza, l'analisi di scenario conferma la flessione della loro rilevanza per i bilanci dei grossisti, mentre, è stato rilevato, in diverse realtà vengono ancora oggi avvertite le ricadute delle criticità - tra cui alcuni fenomeni speculativi, mancate consegne di materiale, e così via - che si sono verificate in modo particolare all'inizio della crisi.

Ma un aspetto importante dell'incontro è stato quello di avere iniziato a gettare le basi per l'organizzazione, probabilmente in presenza, delle Giornate europee dei farmacisti in cooperativa, che si terranno a Nizza e vedranno la partecipazione, accanto ai componenti del Consiglio, anche dei soci farmacisti. Durante la riunione, infatti, si è iniziato a valutare i temi che potrebbero essere al centro della trattazione con i farmacisti. Tra questi c'è senz'altro la sfida della digitalizzazione del settore, che riguarda non solo l'e-commerce ma, più in generale, l'uso delle tecnologie in sanità, finalizzate a una migliore gestione del bene farmaco e alla relazione farmacista-paziente. L'idea è quella di fare un punto delle varie esperienze europee, in modo da mettere a fattor comune best practice e creare un know how che possa far trovare pronte e dotate dei giusti strumenti digitali le cooperative. Ma l'intenzione è anche quella di avviare un confronto strutturato con i farmacisti, per intercettare necessità e criticità e rilevare quali aspettative ripongano in relazione al supporto che le cooperative possono fornire.