Slovenia, unica in Ue a non fissare margini a distributori intermedi

26/09/2016


In Slovenia se da una parte il prezzo dei farmaci è strettamente controllato, dall'altro i margini ai distributori all'ingrosso sono totalmente liberi e i farmacisti vengono remunerati con il fee-for service. Lo Stato decide il prezzo di tutti i farmaci, sia rimborsabili che non, Otc e ad uso ospedaliero. La legge richiede che il prezzo all'ingrosso di un farmaco di marca non superi l'85% del prezzo medio all'ingrosso, calcolato sulle tariffe applicate per un prodotto identico o simile, in tre paesi di riferimento: Germania, Francia e Italia. Nel caso di farmaci generici, il prezzo non può superare il 95% della media fissata dai tre paesi, mentre per gli innovativi e alcuni farmaci orfani non può superare il 96% della media applicata dai tre paesi.

A contrattare i prezzi con le case farmaceutiche è direttamente la Agency for Medicinal Products e tutte le decisioni prese vengono poi comunicate al Health Insurance Institute che può a sua volta negoziare i prezzi dei farmaci inclusi nello schema di rimborso, i quali solitamente crollano significativamente al di sotto dell'85% o 95% concordato dall'Agenzia nazionale. Tuttavia, l'importante è che non vengano mai superati i limiti stabiliti dall'agenzia, in caso contrario i farmaci non vengono rimborsati.

Il risultato è che molti farmaci di fascia C, in particolare a base ormonale, vengono venduti anche alla metà rispetto ai corrispettivi farmaci italiani, generando un crescente "turismo del farmaco" proveniente dalle regioni nostrane confinanti. In Slovenia è ben sviluppata l'esportazione che vede un mercato da 2.100 mln di euro secondo i dati Efpia registrati nel 2012, e benché l'ammontare sia quasi trascurabile se confrontato con l'introito proveniente dall'export di medicinali calcolato nei grandi Paesi europei come la Germania e l'Inghilterra, è decisamente superiore rispetto a molti altri stati Ue come Slovacchia, Romania, Portogallo, Malta, Lussemburgo, Lituania, Lettonia, Norvegia e Grecia.

La curiosità in Slovenia è che non esistono margini fissi ai distributori intermedi, politica che qualche anno fa aveva spinto chi lavora nel settore a richiederli per tutelare il proprio lavoro, come valore assoluto in euro, infatti, i margini ai distributori in Slovenia sono tra i più bassi registrati in Europa, insieme a Lituania, Romania, Spagna e Regno Unito, e il mercato rimane dominato essenzialmente da poche aziende locali. L'Iva sui medicinali è ridotta la 9.5% sia per i farmaci su prescrizione che per gli Otc, contro al 22% di Iva che viene applicato normalmente sui prodotti.