Gb, margini a distributori e farmacie. Pessina (Alliance Boots): tutto cambierà

11/07/2016


Nel Regno Unito ci sono più di 11.600 farmacie, servite da un numero esiguo e in costante diminuzione di grossisti full-line. Erano 12 nel 2004 e sono scesi a 9 nel giro di 10 anni. Di questi i primi 3 controllano oltre l'85% del mercato. In vista dell'uscita della gran Bretagna dall'Unione Europea lo scenario potrebbe cambiare radicalmente, basti pensare alle recenti affermazioni di Stefano Pessina, vice presidente esecutivo e amministratore delegato del colosso americano Walgreens Alliance Boots, secondo il quale "si sceglie di investire nel Regno Unito perché da lì si può facilmente accedere a tutta l'Unione Europea. Ora che il Regno Unito non sarà più parte della Ue, cambierà tutto. Non vedo come l'uscita dall'Ue possa essere positiva per l'economia del Regno Unito. Credo che le aziende debbano ora prepararsi al peggio". Una dichiarazione da non prendere sottogamba se si considera che la Walgreens Alliance Boots detiene 302 distributori in 12 Paesi e 2.510 punti vendita del farmaco solo in Gran Bretagna.

Oltremanica i prezzi dei medicinali rimborsati dal SSN, che comprendono anche gli Otc qualora prescritti da un medico, sono controllati da specifici accordi volontari tra il governo del Regno Unito e dell'Irlanda del Nord e l'industria farmaceutica. In particolare, per i medicinali di marca si segue lo Scheme Pharmaceutical Price (PPRS), mentre lo Scheme M definisce il prezzo che lo Stato rimborsa per i generici (solo la Scozia utilizza uno schema diverso per i generici). L'attuale PPRS è entrato in vigore nel 2014 e dovrebbe rimanere tale almeno fino al 2019, sempre che lo tsunami Brexit non vada a impattare anche su questi meccanismi anticipatamente. Secondo lo Scheme M, invece, il rimborso che il governo paga per i farmaci equivalenti è calcolato in funzione del prezzo medio ponderato per il volume di vendita.

In generale, non esiste un margine al distributore intermedio fissato per legge, ma solitamente il farmaco è venduto dal produttore al grossista con uno sconto del 12.5%, mentre lo sconto applicato dai grossisti a chi vende il farmaco al dettaglio è del 10.5%. Per il farmacista è previsto anche un rimborso di 90p per co-payment a confezione di farmaco dispensata. Tuttavia, nel Regno Unito, il canale distributivo diretto ha un ruolo sempre più rilevante. In questo caso il distributore funge da intermediario e fattura per conto del produttore, venendo remunerato con un'indennità proporzionale al fatturato (mediamente del 10%). È possibile che l'azienda produttrice "imponga" ai distributori il ruolo di puri agenti di vendita. In questo caso è prevista una remunerazione per il grossista-agente del 4-5%. Il vantaggio per il produttore di trattare direttamente con le farmacie sarebbe quello di aver maggior controllo sugli sconti applicati ai singoli presidi. La distribuzione al dettaglio segue 3 canali diversi: le farmacie, gli ospedali e i dispensing doctors. Nel 2014 il 7% di tutti i medicinali prescritto in Gb è stato dispensato direttamente da un dottore. L'Iva sui farmaci è fissata al 17,5%.

Una realtà destinata a cambiare è sicuramente quella della British Association of European Pharmaceutical Distributors (BAEPD), un'organizzazione professionale consolidatasi negli ultimi 20 anni, che conta 14 aziende con le apposite autorizzazioni a svolgere l'attività di parallel trade, riconosciute dal Department of Health, attraverso il Medicines and Healthcare Products Regulatory Agency (MHRA).