Prescrizione da farmacisti, il 70% dei francesi favorevoli per alcuni farmaci

12/03/2018


Il 56% dei francesi ritiene anomalo il passaggio obbligato dal medico per rinnovare trattamenti di lunga durata. Per il 71% del campione il farmacista dovrebbe acquisire un ruolo più importante nella presa in carico dei pazienti e nell'ambito dell'assistenza sanitaria. E, in particolare, il 70% è favorevole (molto 24%; piuttosto 46%) ad estendere la possibilità di prescrivere farmaci abituali attualmente soggetti a ricetta medica anche ai farmacisti, come per esempio contenenti codeina o alcuni antinfiammatori. Sono questi alcuni dei risultati emersi da un sondaggio condotto online su un campione di 982 cittadini e 400 titolari di farmacia francesi, il 7 e l'8 febbraio 2017, da Odoxa per OCP, azienda di distribuzione del gruppo McKesson, con il Quotidien du Pharmacien, rivista di settore, e Ebra, gruppo editoriale. Importanti i risultati che emergono: per il 75% dei cittadini francesi è "una buona idea" il fatto che i farmacisti possano somministrare a pazienti affetti da patologie croniche o sottoposti a trattamenti di lunga durata questionari di aderenza, per effettuare una valutazione.

Tema che vede favorevoli i titolari per il 90% del campione. E così, nella propria farmacia, il 10% dei titolari sottopone di già i pazienti a questionari di valutazione, il 40% intende farlo, il 38% è possibilista e al 12% del campione non interessa. In generale, prima di assumere un medicinale, i pazienti che chiedono consiglio al farmacista sono il 16% (spesso) e il 43% (qualche volta), mentre il 27% lo fa raramente. Nel sondaggio è stata valutata anche la possibilità di una piattaforma o applicazione che permetta al paziente di essere collegato con il farmacista (tramite il fascicolo sanitario, invio di ricette telematico, agenda delle assunzioni dei farmaci, consigli sulla salute personalizzati): è molto interessato il 19% del campione, piuttosto il 44%. Tra i temi oggetto di indagine, anche la possibilità di mettere in piedi un sistema di vendita nelle farmacie di farmaci sfusi, in modo da consegnare al paziente il numero preciso di compresse: è molto favorevole il 49% dei cittadini e piuttosto favorevole il 36%. Ma l'idea trova i titolari di farmacia contrari: molto (48%) e piuttosto (35%). Tra le motivazioni, viene rilevato il fatto che occuperebbe molto tempo ai farmacisti (a rispondere sì è il 98%); porrebbe un problema di tracciabilità (87%); potrebbe rivelarsi costoso per i farmacisti (93%).