Brexit, da Ema un piano di continuità per garantire accesso a farmaci

10/09/2017


L'obiettivo è quello di assicurare la continuità nell'accesso ai farmaci per tutti i pazienti d'Europa e per raggiungerlo l'Ema ha predisposto un piano finalizzato alla gestione delle problematiche inerenti l'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea e il trasferimento di sede dell'Agenzia. Si tratta di uno strumento che dovrebbe fornire un supporto all'Agenzia per tutte le decisioni che riguardano la riallocazione delle risorse e permettere il mantenimento delle attività prioritarie nei prossimi anni. In sostanza, come si legge nella nota dell'Agenzia, il piano effettua una categorizzazione e una definizione delle priorità, in tre livelli di importanza, tra compiti e funzioni dell'Agenzia in base al loro impatto sulla salute pubblica e sul funzionamento dell'Ema per definire le modalità di allocazione delle risorse. In particolare, l'Ema da maggio ha interrotto alcune attività del terzo livello di priorità in modo da liberare risorse e staff che possa essere dedicato alla preparazione dell'uscita dall'Europa dell'UK e al cambio di sede.

Tra le attività sospese c'è per esempio lo sviluppo del portale ma l'Ema studierà anche quanto a lungo possono essere eventualmente interrotte tali attività senza compromettere la qualità del lavoro dell'Agenzia. Sono stati inoltre ridotti il numero di audit e di alcune attività di governance e di supporto alle aziende. Le attività del livello due invece saranno mantenute il più a lungo possibile, per permettere lo sviluppo di nuovi farmaci. Tra queste ci sono la pubblicazione di dati clinici e iniziative volte a promuovere la disponibilità di medicinali, oltre ad alcune attività di natura più sanitaria come il contributo alla lotta contro le resistenze batteriche o la collaborazione con enti di Hta. Per quanto riguarda le attività di livello uno, qualsiasi tipo di interruzione avrebbe immediate ricadute e un impatto negativo sulla salute e sul benessere dei cittadini e potrebbe determinare discontinuità nella produzione e distribuzione di medicinali in Europa. Tra gli aspetti esaminati c'è anche quello degli impatti di una perdita di personale dovuta al trasferimento di sede e il timore è che una fuoriuscita di personale più ingente o rapida o duratura di quanto previsto possa portare a una situazione in cui l'Ema non riesca più a garantire le attività di livello uno e due. Anche per questo l'Ema continuerà a rivedere il piano di continuità, dandone continui aggiornamenti.