«I risultati hanno confermato il trend che era già stato evidenziato a chiusura del primo semestre», ha spiegato Rosso. «All'interno del brand sono cresciute le referenze, con nuovi lanci che hanno fatto aumentare le famiglie e le linee presenti». Tra le ultime novità c'è, in particolare, «la linea di prodotti a marchio lanciata l'anno scorso, con una famiglia di integratori che si caratterizza per il riferimento chiaro alla situazione di utilizzo: dopo Levoans e Levoans Junior, gli integratori per sbalzi d'umore, ansia lieve e disturbi del sonno, adatti anche ai bambini, il panel si è allargato comprendendo anche soluzioni a disagi di salute, quali cistite acuta, problemi alla prostata e reflusso gastrico, con Levocist, Levoprost e Levoflux».

Accanto a questo, è stato avviato un percorso innovativo con «una linea di plantari, Avanterra, frutto di una partnership di livello con Podartis. Si tratta di una linea dedicata a problemi di circolazione, cellulite e dolori posturali, che si mostra in piena espansione e che vede il coinvolgimento di oltre 60 farmacie selezionate».
Al contempo, un'altra direzione di rinnovamento ha riguardato «la qualità dei prodotti, interessata da un processo di miglioramento continuo finalizzato a rispondere il più possibile alle esigenze e alle richieste dei farmacisti e dei clienti, che giorno dopo giorno ripongono fiducia nel brand. D'altra parte, una delle linee di sviluppo impresse alla Centrale è quella di potenziare il coinvolgimento e la vicinanza alle società consociate, con progetti relativi ad assortimenti e pipeline comuni».

Anche il «percorso di comunicazione e di formazione ha visto una accelerazione, con strumenti innovativi in grado di affiancare il farmacista a 360 gradi nell'utilizzo dei prodotti Profar - videopillole formative e sviluppo ulteriore della piattaforma Edufarma».
Guardando al futuro, «se è vero che il 2023 sarà un anno in cui si cercherà di consolidare i lanci, verranno anche gettate le basi per potenziare ancora di più il coinvolgimento delle società di farmacisti che detengono la compagine societaria, attraverso in particolare il Comitato Tecnico Professionale di Farmacisti, come chiave di supporto allo sviluppo della Centrale».