Cala il ricorso alla diretta. Aifa: valuteremo se canale influenza aderenza alla terapia

07/03/2022


Dal 2018 al 2021 si è verificato un aumento della distribuzione per conto e una diminuzione del ricorso alla distribuzione diretta. A tracciare il quadro è Francesco Trotta, dirigente Ufficio Monitoraggio della spesa farmaceutica dell'Aifa, durante l'audizione in Commissione Affari sociali della Camera, nell'ambito dell'Indagine conoscitiva sulla distribuzione diretta. Intanto, proseguono le audizioni e tra le sigle che verranno ascoltate ci sono anche Sifo e Sinafo.

«La distribuzione diretta e la distribuzione per conto», ha spiegato Trotta, «hanno un valore complessivo in termini economici di oltre otto miliardi di euro, con un mix che si sviluppa in maniera eterogenea sul territorio. Ci sono Regioni, come l'Emilia- Romagna, dove la distribuzione diretta presenta una incidenza piuttosto elevata, rispetto ad altri territori». Al momento, per Trotta, «non ci sono evidenze, in relazione alle due modalità di distribuzione, di una differente compliance o aderenza alla terapia da parte dei pazienti. Ma è nostra intenzione condurre approfondimenti specifici per capire se la modalità di erogazione possa influenzare, in un modo o in un altro, l'aderenza al trattamento prescritto».

L'attenzione al paziente è un tema espresso, nel corso delle audizioni, anche da Cittadinanzattiva, che fa partire un appello per non tornare indietro rispetto al processo di avvicinamento della sanità ai cittadini che si è verificato durante la crisi sanitaria. A maggior ragione in vista della territorializzazione delle cure, prevista nel Pnrr, «è necessario dare coerenza alle intenzioni anche attraverso un ripensamento della modalità di dispensazione del farmaco, prediligendo una distribuzione presso le farmacie territoriali o presso le case della comunità, soprattutto, ma non solo, per quei pazienti più fragili (anziani, oncologici, immunodepressi, con difficoltà logistiche) o per chi non necessita di un controllo clinico ricorrente. I farmacisti rappresentano un punto di riferimento fondamentale per i cittadini a supporto dell'aderenza terapeutica e la prossimità in questo contesto è un valore aggiunto».