Federfarma.Co, Stroppa: al lavoro per rafforzare la Centrale e la partecipazione delle consociate

11/10/2021


Si è tenuto a fine settembre il Comitato direttivo di Federfarma.Co per tracciare un bilancio e le linee di sviluppo. F-Online ne ha parlato con Maurizio Stroppa, Direttore Generale dal 2020, che racconta le prossime novità della Centrale, Associata di Federfarma Servizi, a cui afferiscono le cooperative e le società dei farmacisti.
«Una prima linea di azione», spiega Stroppa, «è il rafforzamento del ruolo della Centrale nella negoziazione con l'industria. Si tratta di un'area di sviluppo, ancora tutta da costruire, che ha avuto un primo kick off a inizio ottobre e che verrà portata a regime l'anno prossimo, in relazione ai nuovi accordi commerciali». In sostanza, «si passa da una modalità di negoziazione in cui Federfarma.Co rappresenta, nella relazione con l'industria, l'attore esclusivo, a una modalità gestista da un core team negoziale, presieduto, da un lato, dalla struttura direttiva di Federfarma.Co - direttore generale e direttore commerciale - ma che vede anche la partecipazione delle principali consociate. L'obiettivo è quello di rafforzare il nostro peso negoziale, di presentarci, in un certo senso, con le spalle più larghe, a fronte di una quota di mercato pari al 35%, e di proporci come un soggetto più coeso e rappresentativo. Di fatto, si tratta di un cambiamento importante, che va a integrare forze, capacità e strategie singole in un contesto più ampio e maggiormente rappresentativo. In questo modo, il commitment, che è dato dalla presenza delle consociate, viene rafforzato e vengono messe pienamente a fattor comune le esperienze e le migliori condizioni negoziali. Inizialmente, ci focalizzeremo solo su alcuni listini e partner commerciali, ma l'intenzione è di estendere progressivamente questo metodo».

Un secondo elemento di novità è costituito dal processo di razionalizzazione e innovazione dei prodotti a marchio: «Profar», continua Stroppa, «ha oggi 19 categorie merceologiche, con circa 350 prodotti sul mercato, e ha visto una forte crescita del fatturato, raggiungendo i 15 milioni di euro. Proprio quest'anno abbiamo voluto imprimere una ulteriore evoluzione in termini assortimentali, introducendo prodotti innovativi, quali quelli legati al Covid-19, e pensando per il futuro a nuove categorie merceologiche, come per esempio l'area dei prodotti a base di Cbd».

Ma la principale novità è rappresentata «dall'approccio, dal metodo alla base del processo di razionalizzazione: siamo riusciti a strutturare, infatti, il pieno coinvolgimento delle consociate, attraverso un confronto continuo, in cui l'ascolto di feedback e proposte potesse diventare un elemento cardine». Accanto a questo, «un'altra direttrice riguarda la valorizzazione dei prodotti a marchio locale, secondo una modalità di integrazione, che eviti il rischio di sovrapposizioni merceologiche con il marchio Profar». Per supportare ulteriormente le consociate, «mettiamo poi a disposizione la nostra struttura, le nostre expertise nel campo, così come la rete di fornitori che possiamo vantare». Nel complesso, «possiamo dire che la filosofia alla base di questa linea evolutiva si ispiri alla sinergia, all'idea di lavorare davvero insieme, di andare verso una Centrale capace di presentarsi al mercato in maniera unita».

Un'ultima riflessione riguarda infine «l'elemento della definizione strategica e della condivisione che sono di particolare importanza: a inizio 2021 abbiamo cominciato a lavorare, insieme alle consociate, a un piano strategico su base pluriennale, che in precedenza non c'era, interrogandoci sui principali obiettivi per il prossimo periodo e cercando di capire come realizzarli. In questo percorso, Federfarma.Co non si pone come qualcosa di altro, ma vuole essere un elemento di coordinamento e partecipazione. C'eÌ, oggi, una forte volontà di coinvolgere le consociate per costruire un futuro insieme».