Vaccini in farmacia, nel Lazio esperienza positiva. Pennacchio: si tenga conto dei risultati per antiflu

26/07/2021


La vaccinazione anti Covid nelle farmacie del Lazio è un'esperienza molto positiva che sta mettendo ancora di più in luce il valore della capillarità e la capacità di rispondere alle esigenze del Ssn con rapidità ed efficienza, da parte della rete delle farmacie e della distribuzione intermedia. A fare il punto a F-online Roberto Pennacchio (Farla), vice presidente di Federfarma Servizi e delegato regionale per il Lazio, dal quale parte anche l'appello per un coinvolgimento nella campagna antinfluenzale.


Bilancio positivo da vaccinazioni in farmacia in Lazio

Come si ricorderà, la vaccinazione in farmacia nel Lazio è partita il primo giugno con circa 600 presidi attivi sul territorio. «La rete delle farmacie e della distribuzione intermedia», spiega Pennacchio, «ha dato una grande prova di organizzazione. In poco tempo e con la massima efficienza è riuscita a gestire fin da subito il flusso e le richieste dei cittadini». Il sistema si basa sul meccanismo della Dpc: «I due grossisti capofila ritirano le confezioni, insieme ad aghi e siringhe, nelle due farmacie ospedaliere di riferimento per il Lazio. La distribuzione alle singole farmacie avviene poi da parte del grossista di riferimento per la Dpc, che ritira le confezioni presso i magazzini capofila e procede alla consegna direttamente nelle mani del farmacista». Si tratta di un processo che «richiede un grande lavoro di coordinamento tra tutte le parti coinvolte, ma che sta funzionando correttamente». Le maggiori criticità riscontrate «riguardano in modo particolare il numero di dosi a disposizione della singola farmacia, 25 a settimana, che rappresenta una quota limitata rispetto alle richieste e alla capacità potenziale del canale».


Tra le criticità il tetto al numero di dosi

Un altro nodo è stato quello relativo alle diverse indicazioni sui vaccini che si sono susseguite a livello istituzionale. «Al canale è stato fin da subito assegnato Janssen (Johnson&Johnson), molto apprezzato per il fatto di essere monodose. Le diverse raccomandazioni che hanno riguardato a più riprese il vaccino Vaxzevria (Astrazeneca), e successivamente anche Janssen, hanno generato confusione tra i cittadini e hanno richiesto da parte delle farmacie un adeguamento, nell'operatività, al nuovo contesto. Anche in questa situazione, le farmacie hanno risposto prontamente alle esigenze del Ssn e alle indicazioni della Regione, mettendosi a totale disposizione». A ogni modo, «probabilmente dopo l'estate dovrebbero arrivare in farmacia anche i vaccini a mRNA messaggero e questo permetterà di allargare ulteriormente la fascia di popolazione di riferimento».


Alto gradimento da cittadini e Ssr

Di recente, poi, è stata raggiunta con Federfarma la parte di intesa relativa alla remunerazione della fase logistica: «Al di là degli importi, si tratta di un passaggio importante, in cui viene riconosciuto dalle farmacie il ruolo di supporto della distribuzione intermedia».

Nel complesso, «valutiamo molto positivamente questa esperienza. I cittadini hanno manifestato fin da subito un alto gradimento: poter accedere a un servizio così importante, attraverso un punto sanitario sul territorio realmente capillare - in termini di vicinanza ma anche di disponibilità oraria - è un elemento di grande vantaggio. La farmacia, d'altra parte, ha dimostrato ancora una volta di rappresentare un baluardo a fronte delle difficolta che, soprattutto in un momento di crisi come l'attuale, può registrare il servizio sanitario sul territorio».


Prossimità sia valorizzata anche per vaccini antiflu

Un'ultima riflessione va alla campagna di vaccinazione antinfluenzale in partenza a ottobre: «Sul tema ancora non ci sono state interlocuzioni concrete; tuttavia, siamo fiduciosi che da parte pubblica verranno presi in considerazione i grandi risultati ottenuti dalla vaccinazione anti Covid in farmacia. Pur con un numero limitati di dosi, il canale è stato in grado di garantire 25.000 somministrazioni a settimana e oltre 60.000 al mese. Siamo anche fiduciosi che la recente Determina di Aifa, che ha modificato la classificazione ai fini della fornitura dei vaccini antinfluenzali - ora medicinali soggetti a prescrizione medica ripetibile - possa rappresentare un elemento in più per favorire la loro gestione nelle farmacie. D'altra parte, proprio la rete delle farmacie e della distribuzione intermedia, come visto, può garantire una risposta efficace e capillare alla necessità di copertura vaccinale della popolazione».