Vaccini antiflu, Lazio amplia distribuzione in farmacia. Pennacchio: riconfermata importanza rete

09/11/2020


Estesa in Lazio la dispensazione dei vaccini antinfluenzali tramite le farmacie anche per la fascia di età compresa tra i 6 ai 17 anni, senza condizioni di rischio di patologia, che in precedenza era in carico ai centri vaccinali delle Asl. A disporlo, la nuova Ordinanza del presidente della Regione (n. Z00065 del 5 novembre), che è già in vigore. «Un passaggio importante che riconferma una volta di più l'importanza della rete delle farmacie e della distribuzione intermedia a favore del Ssn e dei cittadini. Ora, occorrerà verificare la possibilità di un aumento delle dosi vaccinali a disposizione delle farmacie in modo che sia adeguata all'allargamento dei destinatari», fa il punto Roberto Pennacchio, vice presidente di Federfarma Servizi e presidente dell'Ordine di Latina.

Secondo quanto prevede l'Ordinanza, per realizzare l'obiettivo di copertura vaccinale, le farmacie possono fin d'ora dispensare vaccini antinfluenzali anche alla fascia di età compresa tra i 7 e i 17 anni, con modalità e formalità di erogazione che rimangono le stesse già previste per la fascia 18-59 anni.

In sostanza, l'organizzazione della dispensazione dei vaccini è ora strutturata in questo modo:

- Da 6 mesi a 5 anni: vaccino gratuito e somministrato dai pediatri di libera scelta;

- Da 6 a 17 anni: da venerdì, il vaccino viene acquistato in farmacia a carico del cittadino, con obbligo di ricetta SSN (rossa o DEM);

- Da 18 a 59 anni: dal 15 ottobre, il vaccino è acquistato in farmacia al costo calmierato di 9,50 euro. La dispensazione è sempre con obbligo di ricetta SSN (rossa o DEM);

- Oltre 60 anni: gratuito e somministrato dai medici di medicina generale.

«Fino ad ora» fa il punto Pennacchio, «sono state destinate alle farmacie 100.000 dosi, provenienti dalle forniture regionali, che quest'anno sono in tutto 2,4 milioni. La dispensazione è stata strutturata in cinque settimane - per un totale di 20mila dosi a settimana - e con oggi siamo arrivati all'ultima tranche, salvo che da parte della Regione vengano messe a disposizione altre dosi per adeguare la fornitura all'allargamento della platea dei destinatari. Da parte di Federfarma regionale sono già in corso i contatti in questa direzione».

Per quanto riguarda le modalità, «l'erogazione avviene solo su ricetta del medico e si basa sul sistema della Dpc. Nel corso della settimana vengono raccolte in farmacia le richieste dai cittadini e quando i vaccini sono disponibili è possibile effettuare la prenotazione sul portale WebDpc».

Non mancano a ogni modo disagi: «Non appena il portale viene attivato, nell'arco di poche ore i vaccini vanno a esaurimento. La media di vaccini per presidio è di circa 65 e la quantità a disposizione delle singole farmacie non è stata definita a priori, ma dipende, in realtà, da quante richieste le stesse riescono a finalizzare attraverso il portale. Essendoci un sovraccarico di collegamenti alla piattaforma in un arco di tempo limitato, può anche succedere che si verifichino rallentamenti. Così ci sono farmacie che riescono a rispondere alla maggior parte delle richieste dei cittadini e farmacie - in cui magari la connessione internet è meno efficiente o per altre ragioni - che fanno fatica a portare a termine le operazioni. Mi è capitato di sentire colleghi che non sono riusciti a prenotarne neanche uno».

A ogni modo, «guardiamo con soddisfazione all'allargamento della fascia di popolazione che ha nella farmacia il suo punto di riferimento. Credo che, ancora una volta, la rete delle farmacie e della distribuzione intermedia abbia riconfermato il proprio ruolo e la propria utilità a favore della popolazione e in supporto al Ssn, come presidio di prossimità sul territorio. Ci auguriamo, ora, che ci possa essere un aumento nelle dosi di vaccini a disposizione delle farmacie. Da parte nostra, rinnoviamo la nostra disponibilità per essere sempre al fianco dei cittadini».