Cenciarelli (Ims Health): i mercati in cui investire in farmacia

11/10/2016


Alimenti biologici, cibi per intolleranze e salutistici e integratori energetici, questi le categorie merceologiche che i distributori intermedi che operano nel settore farmaceutico dovrebbero tenere d'occhio e prendere in considerazione per una possibile spinta nel mercato farmacia. A parlarne è Giorgio Cenciarelli, Director Suppliers Services di IMS Health, a Roma in occasione della Convention InFarma 2016 "Passaggio al retail: scenari, strategie e strumenti".

Nel primo quarter 2016 in Italia il mercato degli alimenti biologici nella grocery è cresciuto del 20.3%, un buon andamento è stato registrato anche per i prodotti per le intolleranze (+11.3%), altri cibi salutistici (+10.3%), integratori energetici (+9.6%) e prodotti per il controllo del colesterolo (+4.4%), (Dati AC Nielsen). «Sono una serie di classi di prodotto che vanno molto bene nella distribuzione e che potrebbero essere trasferibili anche al mercato della farmacia», afferma Cenciarelli. Completamente diversa la situazione del farmaco etico, ma anche del commerciale in farmacia. Negli ultimi anni, e in particolare dal 2008 a giugno 2016, l'evoluzione delle quote di mercato dei farmaci etici (fasce A, C e H) ha visto un'inversione di tendenza: nel canale Farmacia sono scese dal 62% al 38%, alle quali si contrappone un incremento delle quote nell'ospedaliera (comprese diretta e Dpc) dal 38% al 62%.

Escluso il farmaco etico, Ims suddivide il mercato commerciale complessivo in 4 comparti: Otc, parafarmaco, Igiene e bellezza e nutrizione: da gennaio a giugno 2016 solo il comparto Otc ha registrato un incremento dello 1.7%, mentre il parafarmaco è crollato del -7.8%, il nutrizionale -2.6% e Igiene e bellezza -0.1%. Considerando che l'Otc detiene il 55% delle quote di mercato (3.71 miliardi di euro) contro il 20.7% del parafarmaco (1.39 miliardi di euro), il 20.3% di Igiene e bellezza (1.37 miliardi di euro) e il 4% del nutrizionale (0.27 miliardi di euro), nel complesso il mercato in questo periodo è sceso dello 0.9% per un valore totale di 6.8 miliardi di euro. La nutraceutica, comparto trasversale a tutti i comparti commerciali e Otc, è in crescita del 5.4% per un valore complessivo di 2.48mld di euro. Tra corner Gdo, parafarmacie e farmacie, queste ultime dominano in maniera indiscussa il mercato: i dati italiani risalenti ad agosto sul valore di Otc e commerciale ammonta a 6.7 mld di euro per le farmacie, contro 474mln delle parafarmacie e 451 mln per i corner Gdo. "Interessante notare che la farmacia, fatto 100 il mercato commerciale, ha una quota di mercato del'88% mentre gli altri canali 6% l'uno - afferma Cenciarelli - la farmacia tiene molto bene il mercato. Nei due mercati più importanti, ovvero parafarmaco e otc, che costituiscono il 75% del comparto commerciale, la farmacia ha una quota rispettivamente del 90.8% e 93.1%, mentre soffre nel comparto nutrizionale, in particolare per gli alimenti, dove le gdo per motivi di prezzi produzione è molto forte".