Presidi per diabetici, a Genova parte distribuzione in farmacia. A breve estensione a tutta la Liguria

07/09/2020


Sta procedendo il progetto partito il primo settembre a Genova relativo alla distribuzione in farmacia dei presidi per pazienti con diabete e che vedrà nei prossimi mesi l'estensione a tutta la Regione.

«Un risultato importante che valorizza il sistema delle farmacie e della distribuzione intermedia e apre le porte all'avvio di altre iniziative concernenti l'assistenza integrativa e la presa in carico del paziente», è il commento di Francesca Massa, direzione Federfarma Liguria e Relazioni istituzionali Ufl (Gruppo Unifarm).
«Fino a ora», aveva spiegato in conferenza stampa Sonia Viale, assessore alla Salute della Liguria, «il ritiro dei presidi per diabetici era possibile solo nei 26 centri di distribuzione delle Asl, mentre dal primo settembre i cittadini possono recarsi nelle 600 farmacie del territorio con un risparmio di tempo e viaggi».

Il progetto prevede a regime la distribuzione di un milione di presidi per l'autocontrollo della glicemia tramite le farmacie del territorio, attraverso il canale della Distribuzione per conto, a cui si affianca un'iniziativa di educazione sanitaria sulla patologia diabetica e sui corretti stili di vita. «Al momento», spiega Massa, «è partita la Asl 3 di Genova, che era già pronta da un punto di vista informatico, e progressivamente, man mano che anche le altre Asl avranno caricato sul sistema tutti i Piani di autocontrollo glicemico, si potrà partire anche negli altri territori. Indicativamente, le previsioni sono per una entrata a regime dall'inizio del 2021».
In generale, «siamo molto soddisfatti dell'accordo. È un risultato storico per la categoria, a lungo atteso, che rafforza i progetti di partnership con la Regione, dopo l'esperienza positiva della Dpc dei farmaci. La Liguria era, infatti, una delle poche aree a livello nazionale in cui questa tipologia di prodotti non poteva essere distribuita in farmacia. Il progetto, poi, ha una valenza sociale molto alta e migliora la qualità dell'assistenza sanitaria del territorio, perché va incontro alle esigenze della popolazione, in particolare in un momento come quello attuale, in cui è necessario limitare assembramenti e spostamenti sul territorio, nonché valorizza la figura professionale del farmacista nel percorso terapeutico del paziente. Si tratta, di fatto, di un riconoscimento del ruolo della farmacia come terminale del Servizio sanitario regionale e del binomio inscindibile tra la rete di farmacie del territorio e il sistema della distribuzione intermedia, insostituibile supporto per queste attività».
Tra l'altro, conclude Massa, «l'iniziativa apre le porte a un'estensione della distribuzione in farmacia degli altri prodotti relativi all'assistenza integrativa, quali per esempio stomia, medicazione e alimentazione speciale - oggi ancora in Diretta -, e più in generale a una presa in carico del paziente, consolidando quei progetti, partiti da tempo in Liguria per alcune patologie quali l'asma, che vedono le farmacie protagoniste nelle attività di pharmaceutical care e aderenza alla terapia».