Dispositivi Covid-19, troppi nuovi attori sul mercato

20/04/2020


Dalla notizia del cosiddetto paziente 1 sono passati sessanta giorni e, in questo momento di emergenza sanitaria, l'interesse nazionale è quello garantire la continuità del servizio assistenziale che anche farmacie e distribuzione intermedia svolgono sul territorio. Se i grossisti hanno lavorato senza sosta, pur a fronte di una contrazione del personale a disposizione e di grandi criticità, ora, eÌ ancora più importante che il comparto venga tutelato ed è quanto mai fondamentale garantire che anche la distribuzione intermedia possa avere a disposizione i prodotti per la protezione del proprio personale, ma soprattutto il necessario per assolvere alla propria funzione di servizio pubblico.

È questa la richiesta al centro di una lettera che Federfarma Servizi ha indirizzato al ministero dell'Economia e delle finanze e a quello della Salute, all'Istituto Superiore di Sanità, alla Protezione Civile e al Commissario straordinario per l'emergenza Coronavirus, per fare il punto sulle criticità relative a prezzi e disponibilità dei prodotti legati alla protezione individuale e alla disinfezione.

Mercato preso d'assalto da operatori «sconosciuti» al settore
«Le nostre aziende di distribuzione intermedia», si legge nella lettera, «stanno affrontando da molte settimane enormi difficoltaÌ di reperimento delle mascherine», con criticità nella «fornitura alle farmacie. I canali che tradizionalmente rifornivano il nostro comparto non sono stati in grado di rispondere all'improvvisa crescita esponenziale della domanda dovuta al diffondersi del Covid-19», anche perché «i prodotti interessati prima dell'emergenza erano caratterizzati da quantitativi marginali negli ordini di grossisti e farmacie». In questo contesto, «abbiamo assistito allo stock-out dei prodotti», ma quello che va segnalato è che, almeno nella «fase iniziale, non sono stati registrati eccessivi fenomeni di incremento dei prezzi».
A causa, però, di tali criticità sui canali ordinari di approvvigionamento, «il campo eÌ stato, di fatto, lasciato libero ed eÌ stato preso d'assalto da una molteplicità di operatori stranieri, per lo più cinesi, e di trader, nazionali e non, finora sconosciuti al settore, che hanno fornito quanto necessario a prezzi che non erano neanche minimamente immaginabili fino a prima di questa drammatica pandemia».

Tra le criticità, lunghi tempi di verifica delle certificazioni di fornitori e prodotti
Così, «le nostre aziende si sono trovate alle prese con certificazioni su fornitori e sulla sicurezza dei prodotti spesso impossibili da reperire, talvolta parziali o addirittura incomprensibili nelle lingue straniere di riferimento. Tutto ciò si traduce in lunghi tempi di verifica sulla validità e conformità dei prodotti, oltre tutto con referenze sconosciute e visionabili solo da file o immagini. Il grado di responsabilità nella scelta dei prodotti» è cresciuto a dismisura con un connesso «elevato rischio di incorrere in eventuali illeciti».

I pagamenti sono spesso anticipati ma le consegne vengono bloccate o requisite
Peraltro, «nella gestione dell'emergenza i distributori intermedi si sono dovuti far carico di ingenti pagamenti anticipati ai fornitori, in alcuni casi senza che la consegna sia andata a buon fine perché bloccata in Paesi stranieri di transito o di partenza». Come se non bastasse, «nelle scorse settimane purtroppo la Protezione Civile ha requisito importanti quantità di prodotti, una parte dei quali erano diretti ai distributori e alle farmacie».

In questo quadro, ci sono le ispezioni della Guardia di Finanza, necessarie per la tutela dei cittadini, «ma davanti alle quali ci siamo trovati a dover giustificare prezzi di vendita» che hanno subito forti aumenti indipendentemente dal comparto e «rispetto ai quali nella maggior parte dei casi è stato dimostrato di non applicare alcuna marginalità».

Il «nostro auspicio eÌ sicuramente quello che il mercato si stabilizzi» ma «eÌ fondamentale che, arrivati a questo punto, si tuteli anche il nostro settore, in modo che possa assolvere alla funzione assistenziale a cui è chiamato».