Mirone: in prossimo triennio spinta a sinergie aziendali e a modello di farmacia professionale

24/06/2019


Continuare a sostenere le aziende associate nell'avvio di sinergie e processi di collaborazioni - necessari a garantire alla distribuzione intermedia di proprietà dei farmacisti e, di conseguenza, alle farmacie che a essa fanno riferimento, una appropriata e stabile collocazione nel mercato del futuro -, ma anche a implementare progetti comuni volti a valorizzare la professionalità del farmacista e ad affermare un modello di farmacia vicina al cittadino. Sono queste alcune delle direttrici dell'attività di Federfarma Servizi, che a metà giugno ha rinnovato, all'unanimità, il consiglio direttivo e ha visto la riconferma del presidente Antonello Mirone, a cui F-Online ha chiesto un punto su programma e sfide all'orizzonte. «La marginalità della distribuzione intermedia» spiega «è andata progressivamente riducendosi nel corso del tempo e, oggi, le aziende si trovano in una situazione tale da rendere indispensabili processi di razionalizzazione che incidano sui costi principali - tra cui logistica e alcune funzioni particolarmente onerose. In questo senso, l'avvio da parte delle aziende associate di collaborazioni e sinergie può essere utile: si tratta di un processo già in corso - ne abbiamo visto un recente esempio con la costituzione di Sinerfarma Srl - ma su cui la strada è ancora lunga».
D'altra parte, «punti cardine della nostra attività sono la difesa della qualità e dell'accessibilità all'assistenza farmaceutica da parte del cittadino e nostri baluardi, in questo senso, sono una farmacia che sia caratterizzata dal servizio orientato al paziente, che sia reale presidio sul territorio e in cui si esprima appieno l'autonomia professionale del farmacista. Un modello ben definito che proponiamo in opposizione ad altri alternativi, proprio in un momento in cui è più diffusa la preoccupazione verso quei soggetti, già presenti nel settore, che saranno sempre più attivi con l'acquisizione farmacie».
In questo, «il percorso delle nostre aziende si affianca a quello delle farmacie, tanto che seguiamo con grande attenzione tutti quei processi che portano alla realizzazione di network e che possono passare attraverso l'affiliazione o l'acquisizione della proprietà di farmacie. Questo, a nostro avviso, è un iter che, a tendere, porterà a un nucleo compatto di farmacie affini dall'alto livello di professionalità».
Ma, soprattutto, «cardine della politica è e sarà continuare a sviluppare la collaborazione con tutte le componenti professionali della categoria - con Fofi, per esempio, con Fenagifar, con Utifar -, anche nella direzione di avviare progetti concreti di supporto all'assistenza al paziente e di professionalizzazione del farmacista. Senza tralasciare le relazioni con Federfarma, al fianco della quale stiamo portando avanti il confronto sulla nuova remunerazione: un altro dei punti fondamentali della nostra attività, per dare stabilità al settore e mettere aziende e farmacie nelle condizioni di poter programmare e lavorare agli obiettivi del futuro».

Ecco il Cda (in ordine alfabetico):
- Paolo Agostinelli (Unico)
- Paolo Cainelli (Unifarm), Tesoriere
- Stefano Golinelli (Farmacentro), Segretario
- Cesare Guidi (CFL)
- Antonello Mirone (CEF), Presidente
- Roberto Pennacchio (Farla), Vice Presidente
- Raffaello Recchia (CEF)
- Isidoro Tortorici (Cofardis)

In linea con quanto previsto dallo Statuto di Federfarma Servizi, il Presidente di Federfarma, Marco Cossolo, eÌ membro di diritto.

Il nuovo Collegio Sindacale (in ordine alfabetico):
- Davide Cocirio (Farmauniti)
- Andrea Fasciolo (Unifarm Sardegna)
- Lucio Schembari (Cofarm), Presidente