Carenze, Mirone: Decreto Calabria mostra attenzione dalle Istituzioni. Ora ognuno la sua parte

13/05/2019


Nel cosiddetto Decreto Calabria, che settimana scorsa ha avviato l'iter di conversione in Commissione Affari Sociali della Camera, è contenuta anche una norma riguardante le carenze di farmaci, che allunga da due a quattro mesi il tempo in capo alle aziende titolari di Aic per segnalare all'Aifa l'interruzione temporanea o definitiva della commercializzazione di un medicinale. Ma quali ricadute avrà per i cittadini e quali nell'ambito dei risultati finora raggiunti dal Tavolo Tecnico sulle Indisponibilità, avviato dall'Aifa con la filiera?
Ne abbiamo parlato con Antonello Mirone, presidente di Federfarma Servizi, che spiega: «Pur non realizzando grandi novità e impatti dal punto di vista pratico e operativo, il fatto che da un Consiglio dei Ministri sia uscita una misura riguardante le carenze di farmaci evidenza attenzione al problema e questo ci fa piacere. Il fenomeno è sotto i riflettori delle Istituzioni e il fatto che si cerchi di trovare una soluzione è proprio quanto noi, come Federfarma Servizi, da tempo chiediamo».
Nel merito del provvedimento, «la tematica rientra tra quelle sollevate all'interno del TTI di Aifa, un'esperienza la cui attività - vale la pena ricordarlo - è diventata sempre più intensa e incisiva, con un confronto, all'interno della filiera, aperto, costante, e ricco di proposte».
La misura, «di fatto, dovrebbe essere uno strumento per cercare di dare maggiore concretezza al principio fondamentale, sancito dal Tavolo, della collaborazione di tutti gli attori della filiera. Si prevede, in sostanza, una finestra più ampia per le aziende titolari di Aic e questo dovrebbe essere di aiuto per riuscire a dare la comunicazione all'Aifa nel modo corretto e per poter gestire nel migliore dei modi le carenze. L'auspicio rimane quello che tutto si risolva nel più breve tempo possibile».
Dal TTI comunque «c'è voglia di trovare soluzioni e speriamo di proseguire verso sempre maggiori risultati. Certo, ognuno deve fare la sua parte».

E sul tema carenze, è di ieri la segnalazione in una circolare della Fofi della carenza temporanea fino a fine luglio di "Viagra Odt 50 mg x 2 cpr orodispersibili". Proprio i prodotti per la sfera sessuale maschile sono quelli su cui si avverte maggiormente il problema della contraffazione con il ricorso a canali non tradizionali di acquisto, principalmente siti web illegali. In questo senso, può esserci una preoccupazione di un aumento del ricorso al web? «Il prodotto in quella formulazione è tra i top seller» continua Mirone «tuttavia di alternative ce n'è tante: sono disponibili, della stessa azienda, anche altre formulazioni, come pure c'è una vasta presenza di equivalenti, che garantisce in ogni caso l'utilizzo. Il farmacista, a fronte della richiesta di un paziente, è perfettamente in grado di consigliare un'idonea alternativa. Questo è, caso mai, proprio uno di quei casi in cui preventivamente l'azienda dà comunicazione della carenza che ci sarà e questo è sempre un aiuto. Impatto diverso è il caso di prodotti che non hanno alternative e sono più difficilmente sostituibili».