Diretta, Mirone: monitoraggio civico dia valore a tracciatura in tutti i canali

03/12/2018


Raccogliere dati su fruibilità e accessibilità dell'assistenza farmaceutica, in tutti i canali di dispensazione, e predisporre conseguenti azioni di miglioramento è una premessa fondamentale per un servizio sanitario che sia davvero universale, di qualità e sostenibile. In questa direzione, ci auguriamo che il monitoraggio civico delle farmacie ospedaliere, promosso da Cittadinanzattiva con il Patrocinio della SIFO, insieme alle altre iniziative che coinvolgono i pazienti, possa essere una occasione per rilevare criticità ed esigenze, ma anche mettere in luce il valore e l'importanza del controllo e della tracciatura di tutti i processi e passaggi che interessano il farmaco, indipendentemente dal canale. È questo l'appello lanciato da Antonello Mirone, presidente di Federfarma Servizi, all'indomani dell'avvio del progetto "Monitoraggio civico delle farmacie ospedaliere. Focus sulla distribuzione dei farmaci", con il sostegno non condizionato di Teva, che è stato presentato la settimana scorsa nel corso del 39esimo Congresso nazionale della Società ospedaliera.

«Molte sono le difficoltà che, nell'ambito dell'assistenza farmaceutica, i cittadini ci segnalano» fa il punto Tonino Aceti, coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato di Cittadinanzattiva, «problemi nell'accesso ai farmaci, anche innovativi (es. epatite c 44,4%), ritardi nella erogazione delle terapie e indisponibilità dei farmaci (24,2%). Oltre a questo, ci sono poi le criticità legate alla burocrazia (35%) - per esempio quando la prescrizione è subordinata al piano terapeutico -, nonché i disagi e le difficoltà determinate dagli spostamenti (l'84,3%) o dalle giornate di lavoro "perse" (48,6%). Tutte situazioni che hanno un impatto sulla vita delle persone e che rendono ancora più gravosa la condizione di malattia, soprattutto quando si convive con gravi invalidità e cronicità». Da qui il progetto: «L'attività di monitoraggio civico si realizzerà attraverso una fase di osservazione diretta da parte dei volontari del Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva e interviste a cittadini e responsabili e direttori del servizio farmaceutico delle strutture ospedaliere e delle ASL». Sotto la lente ci saranno «le attività delle farmacie ospedaliere» che verranno «misurate» rispetto ai parametri di «accessibilità e qualità dei servizi offerti e della capacità di garantire i diritti del malato».

Sulla base dei dati verranno poi «individuate possibili azioni di miglioramento che saranno presentate nella seconda metà del 2019». «Crediamo che il monitoraggio attivo dei servizi sanitari da parte dei cittadini sia un valore indiscutibile per individuare le criticità e i miglioramenti da apportare» ha sottolineato la presidente di Sifo, Simona Serao Creazzola. «Partire dall'osservazione è d'obbligo». 

«Una iniziativa che accogliamo con piacere» è il commento di Mirone «anche alla luce del dibattito aperto all'interno del tavolo lanciato dalla stessa Sifo sull'individuazione di un sistema per determinare, da parte delle Regioni, il canale più conveniente tra diretta e Dpc. Non possiamo che augurarci che il monitoraggio civico possa rappresentare un'occasione per portare una maggior chiarezza in processi che, in alcuni casi, sono stati accusati di non essere, almeno in tutti i passaggi, trasparenti. Individuare i tempi che il paziente impiega per accedere al farmaco, fasce orarie e modalità di accesso delle strutture di erogazione, ma anche il sistema di tracciatura di acquisti, dispensazione, consumi, è fondamentale per un servizio di qualità e sicuro per il cittadino. L'assistenza farmaceutica deve funzionare al meglio in tutte le sue parti e per tutti i soggetti coinvolti. Questo vale anche nel caso della distribuzione diretta, che conta numeri sempre maggiori di volumi e di cittadini coinvolti. Controllare i processi, tracciare il farmaco, sono strumenti indispensabili per la tutela del sistema e anche per la sostenibilità del servizio sanitario al cittadino».