Furti di farmaci, dal 2017 tornano a crescere. Aifa invita farmacie e grossisti a segnalare casi

09/10/2018


Il fenomeno dei furti di farmaci, dopo il rallentamento registrato nel 2014 — a seguito degli interventi portati avanti dalle amministrazioni in collaborazione con le aziende e le associazioni di settore — ha avuto una recrudescenza tra il 2017 e il 2018, con rispettivamente 38 e 43 eventi (di cui 20 negli ospedali). Un dato che ha portato Aifa ad intensificare l'attività di sensibilizzazione per una corretta gestione dei furti, invitando farmacie e operatori della filiera a segnalare tempestivamente i casi e condividere le informazioni. E proprio questo invito è stato uno dei temi affrontati nell'ultimo incontro del tavolo del Tavolo tecnico sulle indisponibilità (TTI). «Segnalare i casi in maniera tempestiva e condividere le informazioni è di estrema importanza» spiega Domenico Di Giorgio, direttore dell'Ufficio qualità Prodotti e contrasto al crimine farmaceutico dell'Aifa, in una intervista a F-Online, «e, in questa direzione, è fondamentale la collaborazione di tutti gli operatori— farmacisti territoriali e ospedalieri, grossisti, depositari, titolari AIC, trasportatori, forze di polizia, e così via». Il quadro, d'altra parte, vede un trend in crescita dei casi di furti che rende «evidente come ci siano ancora canali attivi, da definire, e come le organizzazioni criminali tendano a riorganizzarsi».

Spesso «i farmaci rubati escono dal nostro paese e vengono reimmessi in altri mercati attraverso false credenziali, con tutti i rischi connessi a una cattiva conservazione o a un trasporto non consono». Da parte nostra, «abbiamo l'obbligo di legge di diramare in tempo reale comunicazioni di allerta, che mettono gli operatori a cui si rivolge l'offerta nelle condizioni di poter valutare eventuali anomalie, come per esempio prezzi estremamente scontati. Ma la disponibilità di informazioni e il confronto dei dati ci può consentire di alimentare in maniera più efficace le black list dei farmaci invendibili, che costituiscono un utile strumento per arginare il fenomeno. Oltre al fatto di avere la possibilità di supportare con maggiore incisività le attività di indagine portate avanti dalle forze di polizia e dalle Procure». Ecco allora che l'invito è «di comunicare qualsiasi informazione utile che riguardi gli eventi di furto avvenuti presso farmacie, ospedali o in fase di trasporto. La riservatezza dei dati aziendali non può essere un ostacolo, perché qui stiamo parlando di salute dei cittadini».

Dall'Aifa viene quindi ricordato il «modulo online scaricabile dal sito (http://www.aifa.gov.it/sites/default/ les/Mod_Segnalazione_furti.xls) da compilare con le informazioni richieste e da inviare all'indirizzo e-mail dedicato medicrime@aifa.gov.it entro 48 ore dall'evento, così da consentire l'aggiornamento tempestivo della banca dati Fakeshare e gli eventuali "Allerta Rapidi" da diramare alla rete italiana ed europea». Mentre per il «rinvenimento di farmaci sospetti, il modulo si trova a questo link: http://www. aifa.gov.it/sites/default/files/ Mod_336_01_segnalazione.doc».