Valore ricetta, caso Lombardia: flusso da Dpc a convenzionata "protegge" farmacie. Ecco i dati

23/07/2018


Sono oltre 3milioni e 100mila le confezioni di farmaci distribuite in Dpc in Lombardia, nel 2017, per un totale di circa un milione e 600mila ricette trattate, un valore, in termini di prezzo al pubblico, di 380 milioni di euro e un costo di acquisto da parte dell'Ats di Bergamo, capofila, di 210 milioni di euro. E, da luglio, la distribuzione per grossisti e farmacie riguarda 24 nuove referenze ex Osp 2. È questo l'effetto dell'intesa sulla Dpc che era stata firmata nel 2014 tra Regione e rappresentanze della filiera e prorogata fino a fine settembre di quest'anno. Un accordo che «data la soddisfazione delle parti» si sta ora pensando di rinnovare senza modifiche sostanziali dei contenuti.

A fare il punto Ettore Cherubini e Cesare Guidi, Referenti Regionali di Federfarma Servizi che sottolineano un altro importante impatto: «nell'accordo» spiega Guidi «è prevista la migrazione dalla Dpc alla convenzionata delle molecole sotto i 50 euro: stiamo parlando, in totale, di circa un milione e 300mila pezzi trasferiti». Un dato «particolarmente importante perché ha permesso alla nostra Regione di mantenere un valore medio della ricetta elevato: si parla di circa 18-19 euro di media. Non male, soprattutto a confronto con altre regioni, come per esempio l'Emilia Romagna, dove questo valore è pari a circa 11 euro».

I punti di forza «ci sono» aggiunge Cherubini «e un elemento fondamentale è la distribuzione in Dpc degli Osp 2 che collocano la nostra regione tra le più avanzate». In questa direzione, «un importante passaggio è avvenuto il primo luglio quando sono entrate 24 nuove referenze ex Osp 2. Un quantitativo che potrebbe aumentare ulteriormente nel prossimo periodo».

Su tali farmaci, «la remunerazione prevede 6 euro a pezzo per le farmacie, di cui 1,48 euro per la distribuzione intermedia, contro l'1,60 euro applicato sulle altre referenze. Una cifra sostenibile, rispetto soprattutto ad altre regioni in cui il compenso per grossista è sceso sotto l'euro. Dal punto di vista qualitativo c'è il vincolo della consegna alle farmacie entro le 12 ore, ma devo dire che tale soglia è più che rispettata». L'accordo, conclude Guidi, «è comunque vantaggioso per la parte pubblica, dato che, attraverso la gara centralizzata, l'Ats di Bergamo riesce ad avere sconti interessanti, anche del 50%. Ci sono state, soprattutto a inizio anno, alcune problematiche legate a farmaci mancanti, per vari ordini di motivi, legati alle gare, alla produzione, e così via, che si sta cercando di far rientrare».

Ecco un confronto sui dati del primo quadrimestre del 2016, 2017, 2018:

NUMERO CONFEZIONI DISTRIBUITE
2016:950.894
2017:1.009.555
2018: 1.058.034

VALORE PREZZO PUBBLICO
2016:123.243.744,33
2017:128.790.868,83
2018: 133.896.494,68

VALORE PREZZO ACQUISTO
2016:69.035.643,64
2017:68.312.114,01
2018: 68.825.874,33

NUMERO RICETTE
2016:490.573
2017:516.795 850
2018: 533.203 33.759