Enpaf, con riforma Assistenza più vicini agli iscritti

13/02/2017


Se dovessi utilizzare un aggettivo per descrivere l'anno 2017, con riferimento al mondo farmacia, il termine più appropriato sarebbe senza dubbio "difficile". Ritengo, infatti, che sarà sicuramente un anno complicato. L'assenza di una ripresa sostenuta nel Paese rischia di aggravare la situazione di alcune farmacie che non godono di buona salute. Nel contempo, pur essendo i nostri dati sulla disoccupazione notevolmente inferiori a quelli generali, dal nostro osservatorio non abbiano notato un'inversione di tendenza. Alla situazione attuale che non si delinea certo tra le più rosee, si sommano le incertezze che nascono dai grandi cambiamenti che sono in procinto di avvenire.

Mi riferisco, in particolare, all'entrata delle società di capitali nella gestione delle farmacie private, della quale ora non possiamo certo comprendere completamente gli effetti, ma che rappresenta sicuramente un tema dirompente, non soltanto per gli equilibri previdenziali nel medio lungo termine, ma anche per la professione nel suo complesso. È indubbio che al nostro interno esistono evidenti diversità di opinioni tra i favorevoli e i contrari. Sicuramente la professione risulterà meno indipendente e sempre più legata a logiche commerciali. Credo che il processo sia comunque inarrestabile, anche se è evidente che, in questi ultimi anni, molti errori sono stati commessi, laddove forse era opportuno prevenire le innovazioni piuttosto che subirle. Entrando più nello specifico nella materia di competenza dell'Enpaf, al di là di quelli che possono essere possibili interventi di riforma che, in ogni caso, non sarebbero dettati da necessità di equilibrio finanziario del fondo, ma solamente dalla necessità di modernizzare il nostro sistema, è indubbio che esiste una scarsa sensibilità sul tema previdenza da parte dei colleghi. Il basso regime contributivo e, di conseguenza, delle prestazioni pensionistiche, ha di fatto deresponsabilizzato i nostri iscritti, i quali ritengono di versare comunque troppo - quando invece così non è - e di ottenere prestazioni troppo basse.

Purtroppo, questa scarsa sensibilità sui temi previdenziali è trasversale. Ritengo che oggi ci siano le condizioni di superare slogan demagogici ormai desueti e, soprattutto, di far sì che anche la nostra classe dirigente si approcci a questo tema con una sensibilità rinnovata. Credo che l'Ente abbia il dovere di superare tale criticità anche perché, grazie alla riforma dell'Assistenza, esisteranno sempre più occasioni in cui la Fondazione sarà vicino all'iscritto durante tutto il proprio percorso professionale e non solamente in caso di bisogno economico. Tra le novità assolute introdotte con il Regolamento Assistenza, varato dal Consiglio Nazionale ed in attesa della definitiva approvazione da parte dei Ministeri Vigilanti, c'è, infatti, la previsione di tutele in favore di tutti gli iscritti e i titolari di pensione diretta Enpaf, a prescindere dalla condizione di bisogno economico: si tratta di iniziative di assistenza sanitaria integrativa e altre coperture per morte, invalidità e non autosufficienza (Long Term Care). L'Ente, quindi, andrà a supportare sempre di più i propri iscritti, intervenendo non solamente nei momenti di difficoltà, ma offrendo delle tutele volte a migliorare il loro benessere e ad accompagnarli in tutte le fasi della propria vita. Per il 2017 gli sforzi dell'Ente saranno sicuramente orientati a migliorare i rapporti con i nostri iscritti attraverso le modalità telematiche. Il rapporto Fondazione/iscritto si articolerà soprattutto attraverso l'online e probabilmente già dal 2018, stante l'obbligo del possesso di posta certificata per ogni iscritto ad un albo professionale, utilizzeremo questo canale per la trasmissione dei bollettini di pagamento. Questo è solo un primo esempio concreto della nostra volontà di svecchiare un sistema che ha bisogno di rinnovarsi e innovare per venire incontro alle necessità dei suoi iscritti, per i quali rimaniamo costantemente disponibili e aperti al dialogo.

Emilio Croce
Presidente Enpaf