Tavolo diretta, appello corale per convocazione. Mirone: prezzi uguali non bassi
31/01/2017
È corale l'appello dei rappresentanti della filiera affinché l'Aifa convochi in tempi rapidi il tavolo di lavoro sulla distribuzione diretta. «Auspichiamo che il prossimo incontro del tavolo sulla farmaceutica venga organizzato in tempi rapidi - afferma il presidente di Federfarma Antonello Mirone parlando con F-online - È da tempo che la situazione dovrebbe essere affrontata e invece per un motivo o per un altro si rimanda sempre". A ricordare che «l'impegno di Aifa era quello di farci avere la convocazione entro la fine di questo mese e quindi entro la fine di questa settimana» è il consigliere del ministero dello Sviluppo Economico (Mise) per le politiche industriali e responsabile del gruppo di lavoro Paolo Bonaretti che si è detto però fiducioso nella celerità dell'Agenzia: "sono certo che si attiverà immediatamente», sottolinea. L'appello di Federfarma Servizi e del Mise, arrivano in coda a quello del presidente di Assogenerici, Enrique Häusermann, riportato sulla stampa di settore.
Due in particolare i recenti episodi che hanno indotto Häusermann a richiedere l'intervento di Aifa dal quale è partito l'appello a catena degli altri partecipanti del tavolo: il primo è stato lo sciopero delle farmacie territoriali dell'Emilia Romagna la cui causa scatenante è stata il mancato rinnovo di un accordo sulla Dpc che, attualmente, non garantisce una distribuzione omogenea dei farmaci in Dpc su tutto il territorio regionale; il secondo episodio, invece, è quello dell'anziana deceduta, i cui parenti hanno scoperto avere un vero e proprio "arsenale" di farmaci rilasciati tramite distribuzione diretta, «uno spreco inaccettabile", commenta Mirone. Tra questi farmaci, molti erano anche scaduti di brevetto, dunque non avrebbero dovuto essere nel pht «se ne era parlato durante l'ultimo tavolo della necessità di effettuare una revisione del pht proprio per evitare il verificarsi di situazioni come questa», afferma Mirone. Durante il prossimo tavolo: «si tratterà anche di fare chiarezza, soprattutto sul discorso del voler uniformare a livello nazionale il tipo di remunerazione - afferma - questa parte andrà esaminata con grande attenzione perché non vorremmo poi trovarci di fronte a sorprese per cui poi ci si allinea su valori troppo bassi e dunque insostenibili per la rete della farmacia territoriale».
A questo punto «noi cerchiamo di dare il nostro contributo come distributori a quelle che sono le esigenze della farmacia territoriale - prosegue Mirone - sia in termini di efficienza della logistica, che in termini di analisi dei costi che la farmacia e la rete dei distributori devono mantenere per garantire questo tipo di distribuzione. Sulla base di questo potremo ragionare su un nuovo modello di distribuzione magari più efficiente a livello territoriale», conclude.