Manovra, assenti interventi pro distribuzione intermedia. Mirone: necessario coinvolgimento
22/11/2023

«Non si può intervenire su temi che riguardano la farmaceutica senza una visione di sistema che contempli tutti gli attori coinvolti, distributori compresi», rimarcano le due rappresentanze, in riferimento alle misure relative al riequilibrio dei canali distributivi e alla remunerazione delle farmacie, previste nella legge di bilancio 2024, che ha avviato l'iter parlamentare. «Al contrario, i provvedimenti indicati in Manovra sembrano non tenere conto del ruolo essenziale della categoria e, anzi, ignorare la grave crisi che ormai da tempo affligge il comparto». Già dal 2019 era stata evidenziata come irrimandabile «una equa riforma della remunerazione per i distributori, proprio sulla base dei dati di bilancio delle nostre aziende e di una corretta valutazione dello scenario e della categoria». Tra gli elementi di cui occorre tenere conto, non a caso, viene segnalato «l'obbligo costituzionale di garantire che un servizio pubblico essenziale venga svolto con la possibilità di un utile».
Il grido di allarme è, allora, che dal Governo vengano formulati interventi chiari, rivolti alle esigenze specifiche del comparto della distribuzione intermedia: «Altrimenti», ribadiscono le due sigle, «si rischia di disarticolare la catena di fornitura e di non riuscire a garantire la presenza dei medicinali sul bancone della farmacia».
La richiesta è, poi, di «un coinvolgimento concreto del nostro comparto, al pari dell'industria e della farmacia, ai tavoli negoziali, in modo da arrivare a un riconoscimento della giusta remunerazione per un servizio essenziale svolto a favore del cittadino nell'ambito del Sistema sanitario nazionale».
Ma da Antonello Mirone, che rappresenta le cooperative e le società di farmacisti, parte poi un ulteriore appello, richiamato anche durante i lavori della VIII Convention di Federfarma Servizi e Federfarma.co che si è conclusa settimana scorsa a Milano: «In più occasioni abbiamo sottolineato quanto la sopravvivenza di un sistema che si è dimostrato efficace ed efficiente nel garantire assistenza ai cittadini, sicurezza, tempestività, capillarità, è connessa alla sopravvivenza di tutti gli attori che lo compongono. Questo è un messaggio che abbiamo rivolto alle istituzioni, ma che, al contempo, intendiamo indirizzare anche alla filiera. Mi auguro, in particolare, che il mondo della farmacia sappia raccogliere il nostro invito a sottoscrivere un patto di leale collaborazione in nome del bene comune che è rappresentato da un Servizio sanitario realmente universale a tutela della salute dei cittadini».