Mirone: remunerazione, e-commerce e fenomeni di concentrazione siano al centro del confronto

13/09/2021


Riavviare il confronto sulla riforma della remunerazione anche in riferimento alla distribuzione intermedia, affrontare operativamente il nodo dell'e-commerce e iniziare a ragionare sui modelli organizzativi per far fronte ai fenomeni di concentrazione che sempre più stanno interessando il comparto. Sono questi i principali temi su cui occorrerà focalizzare l'attenzione del prossimo periodo. A fare il punto Antonello Mirone, presidente di Federfarma Servizi.

«Quello della remunerazione», spiega, «è un tema che va affrontato con urgenza e non può essere ulteriormente procrastinato. Il settore, ormai da tempo, mostra segni di sofferenza ed è diventato irrimandabile dare un sostegno al comparto. D'altra parte, il valore della distribuzione intermedia nella tutela della salute pubblica non solo è riconosciuto da tutti, ma, di recente, è stato anche certificato da un ente terzo, quale il Censis, nella sua ultima indagine. A fronte di tali risultati, sembrerebbe strano non riuscire a trovare una modalità per affrontare a tutto tondo la questione». Se, di recente, poi, ha trovato esplicitazione la necessità di una remunerazione aggiuntiva per la farmacia, e c'è un riavvio delle interlocuzioni per una riforma più complessiva, «credo che l'occasione sia giusta anche per dare respiro a un settore così nevralgico, mettendo mano al sistema in maniera complessiva».

Un altro tema al centro dell'attenzione «è l'e-commerce, una realtà con cui occorre fare i conti, in quanto è direttamente l'utente a richiedere tale evoluzione. La necessità, quindi, è quella di organizzarsi, di dotarsi strumenti per sostenere la sfida. Il nodo, peraltro, è attuale anche a livello internazionale, tanto che il dibattito ci vede attivi anche all'interno dell'organismo di rappresentanza delle cooperative di farmacisti europee, Secof, dove si sta ragionando sulla possibilità di appoggiarsi a modelli condivisi».
Infine, un ulteriore aspetto cruciale per il prossimo futuro «è quello relativo ai fenomeni di concentrazione, presenti nella filiera sia tra le farmacie, sia tra le aziende della distribuzione intermedia. A fronte di un trend che si sta affermando con sempre maggiore intensità, occorre avviare una serie di ragionamenti condivisi per essere pronti. A emergere, infatti, è la necessità di costruire modelli organizzativi nuovi, che consentano un confronto con soggetti diversi, player di grandi dimensioni, gruppi o catene di farmacie, realtà internazionali. Si tratta di un futuro ormai prossimo su cui, a stretto giro, occorre attivarsi».

«Da parte nostra», continua Mirone, «intendiamo favorire tutti i tavoli di discussione e tutte le occasioni di confronto, sia in termini di interlocuzioni con le istituzioni, sia al nostro interno e tra gli associati. D'altra parte, abbiamo la consapevolezza che ci troviamo di fronte a sfide cruciali, in grado di ridisegnare i modelli assistenziali, e il nostro obiettivo è continuare a garantire quel valore, in termini di tutela della salute, che ci è stato attribuito».