Sisma, il punto della situazione. Vertici cooperative: obiettivo raccogliere 100mila euro

08/11/2016


Centomila euro per i terremotati, questo lo sforzo che Federfarmaco e Federfarma Servizi chiedono alle proprie associate per sostenere gli oltre trentamila sfollati che vivono in situazione di emergenza nelle regioni più colpite dal sisma. La richiesta di collaborazione a fini solidali è stata diramata ai soci tramite una circolare firmata dal presidente di Fedefarma Servizi Antonello Mirone e dal presidente di Federfarmaco Cesare Guidi. «Ancora non siamo usciti dall'emergenza della scossa dello scorso 24 agosto, che di nuovo, ci troviamo a dover affrontare situazioni di straordinaria gravità - recita la circolare - Anche in questo caso non possiamo sottrarci al nostro obbligo etico e morale di fornire alle popolazioni e alle farmacie colpite tutto l'aiuto di cui necessitano per risollevarsi. Noi tutti crediamo che il poco fatto da molti valga molto. Il valore delle Cooperative ha il suo punto di forza proprio in questo: riuscire a convogliare le energie di tutti verso un punto condiviso, trasformando i piccoli sforzi di ognuno in una grande realtà comune. Per questi motivi Federfarmaco e Federfarma Servizi confidano che ogni Cooperativa condivida questo progetto».

Attualmente sono 4 le farmacie inagibili in Umbria e 14 nelle Marche, ma anche l'Abruzzo ha risentito delle scosse degli ultimi giorni, in particolare con danni alle farmacie della provincia di Teramo dove, tuttavia, il servizio farmaceutico è ancora garantito a 360 gradi. In Umbria due delle 4 farmacie inagibili sono a Norcia, dove per il periodo dell'emergenza, i farmaci verranno distribuiti attraverso un armadio farmaceutico collocato nell'area dell'ospedale. Inagibili anche quella di Monteleone di Spoleto e di Ferentillo, dove il servizio è svolto rispettivamente all'interno di una tenda, in attesa di un camper farmacia da Federfarma, e in un locale messo a disposizione dal Comune. In funzione ma sotto stretto monitoraggio altri presidi come quello di Cascia, Cerrano, Treci, Cerreto di Spoleto e Scheggino. La Usl Umbria 2 sta inoltre predisponendo un programma specifico per le vaccinazioni antinfluenzali e obbligatorie. Particolarmente delicata la situazione marchigiana, dove «come vengono fatte le ispezioni dei vigili del fuoco così automaticamente c'è qualche farmacia che chiude - afferma il presidente Federfarma Marche Pasquale D'Avella parlando con F-online - In questo momento a Camerino e Visso i sindaci hanno preso provvedimento di dichiarare zona rossa l'intero territorio comunale con conseguente chiusura di tutte le strutture. Dal punto di vista del servizio farmaceutico Federfarma non può fare altro che ringraziare la regione Marche per aver preso in modo celere il provvedimento di esenzione T16 anche per i paesi siti in queste aree. Stiamo lavorando per fare in modo che queste farmacie possano continuare ad operare all'interno di appositi container. Il servizio farmaceutico viene assicurato da tutti i farmacisti i quali sono davanti alle farmacie, laddove possibile. Ci sono già anche dei camper di supporto alle farmacie dove le situazioni sono più drammatiche, come quella di Ussita in cui tutto il paese è stato demolito». Nelle Marche al momento sono attivi tre camper farmacia di cui uno con base a Pievetorina, uno a Visso ed uno a Caldarola.

A Camerino inoltre un camper dalla CRI nazionale, in accordo con il Dicomac Rieti, è già in funzione in località "le Calvie". Due giorni fa Federfarma ha trasferito due container per farmacia a Visso e Muccia e completerà l'allestimento sul luogo, una volta posizionati, il prossimo 12 novembre. La Farmacia di S. Ginesio (MC) è stata provvisoriamente ricollocata ma è in corso di valutazione il trasferimento in una sede più idonea. «Come presidente regionale sono fiero dei miei farmacisti, come di tutti quelli italiani che stanno cercando di venire incontro ai cittadini che hanno subito questa tragedia. Dobbiamo ricostruire questi paesi, la farmacia sta diventando in molti casi l'ultimo presidio dello Stato e della Regione sul territorio, intorno alle farmacie dobbiamo ricostruire le comunità», conclude D'Avella.