Test sierologici, Mirone: occasione per farmacia, ma servono regole concertate con istituzioni

12/10/2020


Il coinvolgimento delle farmacie nelle campagne di screening per la rilevazione della presenza di anticorpi da Covid-19, attraverso test sierologici rapidi, sarebbe un ulteriore e importante step del percorso evolutivo della farmacia come primo front end del Servizio sanitario nazionale. Ma, in un ambito delicato come questo, sono quanto mai necessarie regole chiare e riferimenti certi e validati, stabiliti di concerto con istituzioni e autorità sanitarie. All'interno di questa cornice, la distribuzione intermedia sarà pronta a offrire il sostegno necessario alle farmacie, perché possano, una volta di più, essere vicine alla popolazione.

A fare la riflessione Antonello Mirone, presidente di Federfarma Servizi. «La partecipazione delle farmacie alle campagne di screening è un tema su cui c'è attenzione da parte delle Istituzioni e, dopo l'esperienza di Bolzano, anche in Emilia-Romagna è in via di definizione un progetto in questa direzione. D'altra parte, per la farmacia si tratta di un ruolo, di fatto, coerente con il percorso evolutivo intrapreso ormai da tempo, come presidio sul territorio del Servizio sanitario nazionale».
Occorre, però, fare una considerazione: «È indispensabile che tali campagne vengano concertate con le Regioni o le istituzioni, in modo che siano definite regole certe e fornite direttive chiare e univoche. Questo serve a garantire che non ci siano per la farmacia e, in generale, per gli attori coinvolti rischi di tipo medico-sanitario o di natura tecnico-legale. È fondamentale, in sostanza, che la farmacia operi all'interno degli obiettivi e del ruolo che le istituzioni e l'autorità sanitaria vorranno conferirle, in maniera integrata con il Ssn. In questo quadro, la distribuzione intermedia è pronta a sostenere la farmacia con tutto il supporto che sarà necessario, non da ultimo fornendo test idonei e rispondenti a determinati requisiti di attendibilità, che dovranno essere scelti all'interno di un panel qualificato e certificato dall'Autorità sanitaria. In questa direzione, dal Tavolo sui vaccini, che vede riunita la filiera e il Ministero, è emersa anche l'intenzione di fornire un elenco di riferimento, che potrà servire a orientare la distribuzione intermedia nella selezione dei prodotti di qualità validata».