Indisponibilità e carenze farmaci, sottoscritto documento condiviso tra istituzioni e filiera
13/09/2016
Giovedì 8 settembre è stato siglato un documento condiviso tra le Istituzioni e tutti gli attori della filiera del farmaco che permetterà di dare omogeneità a livello nazionale all'applicazione di tutti i regolamenti inerenti alla distribuzione farmaceutica. Alla sottoscrizione del documento, preannunciata a F-online lo scorso giugno dal Direttore dell'Ufficio Qualità dei prodotti e Contraffazione dell'Aifa Domenico Di Giorgio (cfr. F-online, 27/06/2016)) hanno preso parte le principali Associazioni di categoria: Federfarma Servizi, Farmindustria, AssoGenerici, Associazione Distributori Farmaceutici (ADF), Federfarma e ASSORAM.
La stesura del testo è avvenuta grazie alla collaborazione tra Ministero della Salute, AIFA, Regione Lazio, Regione Lombardia e costituisce un punto di partenza importante per la realizzazione di iniziative condivise sulla sentita problematica dell'indisponibilità di medicinali sul territorio nazionale. "La sottoscrizione di questo documento testimonia l'impegno capillare e profuso di tutte le istituzioni coinvolte a vario livello nella filiera farmaceutica - commenta il Presidente dell'Agenzia, Mario Melazzini - che hanno insieme l'obiettivo comune di garantire sempre la qualità, la sicurezza e l'accesso al "bene" farmaco in tutte le fasi del suo ciclo di vita. Non posso non sottolineare e apprezzare il grande senso di responsabilità dimostrato da tutti i soggetti intervenuti oggi a firmare questo accordo".
L'indisponibilità del farmaco è un fenomeno che non solo colpisce gravemente il cittadino, ma che danneggia anche l'attività di tutti gli attori della filiera che lavorano seguendo le regole: "Se chi opera bene viene tutelato dal fatto che chi non opera nelle norme viene punito è già un buon risultato - afferma il presidente di Federfarma Servizi Antonello Mirone - Grazie a questo documento non esisterà più la libera interpretazione delle leggi che regolano il mondo della distribuzione, ma ci sarà una lettura condivisa inequivocabile della normativa che quindi potrà essere applicata con chiarezza. Sono molto contento che si sia concluso un percorso che era stato da noi sollecitato per primi, ha prevalso il buonsenso da parte di tutti gli attori della filiera che ha portato a questi risultati". La necessità di intervenire in modo sistematico e incisivo sulle numerose segnalazioni riguardanti l'indisponibilità di alcuni medicinali nel nostro paese ha portato nel 2015 all'istituzione di un tavolo di lavoro, cui prendono parte, con il supporto del Comando Carabinieri NAS, le amministrazioni sopra ricordate, e all'avvio di un progetto pilota che consentisse di individuare modalità condivise per l'intensificazione delle attività di vigilanza sulla concreta applicazione delle norme vigenti, attraverso una serie di controlli sul territorio.
"Il lavoro di questo tavolo - evidenzia il Direttore Generale dell'AIFA, Luca Pani - è di fondamentale importanza perché consolida il ruolo del "regolatorio" in un contesto ed un momento storico in cui il farmaco può divenire oggetto di interessi che sfuggono ai principi etici. Per fortuna l'Italia può vantare uno dei sistemi di vigilanza tra i più efficienti in Europa, messo in atto dalle forze di polizia specializzate nella tutela della salute". I lavori del tavolo hanno consentito, già nei primi mesi, la definizione, rispetto all'ambito territoriale della Regione Lazio, di una lista di farmaci indisponibili e di una lista di operatori (individuati sulla base dei dati disponibili nel sistema tracciabilità) che avrebbero effettuano attività di esportazione relativamente ai medicinali inseriti nella lista. Le successive attività di controllo effettuate dai militari del Nucleo NAS di Roma presso gli operatori individuati hanno in seguito condotto alla comminazione delle sanzioni amministrative per le irregolarità accertate in sede ispettiva. L'adesione di altre Regioni al progetto avviato nel Lazio e in Lombardia consentirà, inoltre, una più estesa sistematizzazione e intensificazione delle attività di vigilanza.
"Già dalla prima applicazione del progetto pilota sono stati raggiunti importanti traguardi. Da adesso in poi si tratta di proseguire su questa strada superando ogni ambiguità per venire incontro ai bisogni di salute dei pazienti", commenta il presidente di Farmindustria Massimo Scaccabarozzi.
"Il documento, che riassume la normativa volta a garantire la reperibilità dei farmaci imponendo dei vincoli a coloro che effettuano l'attività di esportazione parallela, impegna tutti gli operatori del settore a rispettare le regole vigenti, che tutelano il cittadino. Continueremo a monitorare attentamente la situazione e a segnalare i farmaci mancanti, così come continueremo a sensibilizzare le Regioni, nell'auspicio che aderiscano tutte al progetto, affinché il controllo dei requisiti richiesti agli operatori che intendono esportare farmaci avvenga con procedure rigide e standardizzate sull'intero territorio nazionale. Proseguiremo anche il confronto con le associazioni delle farmacie degli altri Paesi nei quali esiste lo stesso problema" conclude Annarosa Racca.