Farmaci mancanti, Ispettori: ecco i passaggi per gestire il paziente

18/11/2019


A fronte di un farmaco mancante, quando si può parlare di carenza e quando di indisponibilità? Quali sono i passaggi da mettere in campo? Come si può gestire l'esigenza di continuità di cura del paziente? Sono tutte domande che si pongono i farmacisti al banco nel momento in cui non è possibile dare seguito alla richiesta di un medicinale. E proprio per diffondere informazioni corrette e soprattutto indirizzare i farmacisti verso una appropriata gestione di tali situazioni ATS Insubria, che è molto attiva nell'opera di contrasto alle anomalie del sistema distributivo e al problema della indisponibilità di farmaci, sta portando avanti una formazione dedicata al tema per i farmacisti. Ce ne parlano Maurizia Punginelli e Paolo Crenna, U.O.C. Servizio Farmaceutico di ATS Insubria, a cui fanno riferimento le province di Como e Varese, in una intervista a F-Online.

Partiamo dai contenuti della formazione. Quale messaggio veicolate?
Un aspetto di cui ci siamo resi conto, nella nostra attività ispettiva, è che spesso ai farmacisti mancano strumenti e informazioni appropriati per gestire le situazioni di carenza o indisponibilità al banco e affrontare i diversi casi. Per questo, abbiamo ritenuto importante avviare un percorso formativo, che ha visto diversi appuntamenti, per cercare di coinvolgere più professionisti possibili, veicolare informazioni corrette e orientare i farmacisti verso una prassi appropriata e uniforme.

Come si struttura il corso?
Nella formulazione del format abbiamo voluto privilegiare il contatto diretto con i farmacisti, puntando su una partecipazione a piccoli gruppi. Abbiamo pensato, quindi, di non accreditare l'evento come Ecm. All'interno del territorio di competenza dell'Ordine di Varese, abbiamo organizzato tre serate, mentre nel territorio di Como abbiamo proposto due incontri. Il riscontro che abbiamo ottenuto dai partecipanti è stato davvero positivo e tutti hanno apprezzato soprattutto il fatto di ricevere indicazioni precise su come comportarsi.

Perché è importante distinguere quando un farmaco è carente da quando è indisponibile?
La carenza è riconducibile a problematiche produttive da parte dell'industria o anche a incrementi imprevisti nelle richieste, mentre si parla di indisponibilità in presenza di anomalie o distorsioni nel ciclo distributivo, in ragione per esempio del fenomeno del parallel trade o di un contingentamento dell'azienda. La distinzione è quanto mai importante perché, a seconda della causa alla base della mancanza del farmaco, le azioni da mettere in campo saranno diverse.

Quali sono quindi i passaggi in farmacia nell'uno e nell'altro caso?
Di fronte a un farmaco mancante, il primo step è quello di verificare sul sito dell'Aifa, nella pagina dedicata, se il farmaco è soggetto a carenza e per quanto tempo. Il sito raccoglie tutte le segnalazioni che arrivano dalle aziende, tenute a indicare il periodo di interruzione nella produzione o se si tratta di una cessazione nella commercializzazione del medicinale. L'Aifa, poi, per ciascun farmaco, propone le diverse vie disponibili per gestire l'esigenza del paziente, segnalando se esistano in commercio alternative, che possono essere consegnate direttamente al paziente, se è necessario un passaggio con il medico per un adeguamento della terapia, o se è stata attivata la procedura di importazione dall'estero.
In questo ultimo caso, poi, il farmacista troverà anche le indicazioni su come indirizzare il paziente per richiedere il farmaco, a seconda delle Regioni.

E quando il farmaco non compare in questa lista?
Si tratta, con ogni probabilità, di una indisponibilità: il consiglio è quello di provare a contattare i grossisti autorizzati, a sentire più distributori intermedi possibile, compresi i farmacisti-grossisti, presenti nell'elenco riportato sul sito nella lista del Ministero della Salute. Se anche questo controllo non porta a risultati, la via che proponiamo è quella di contattare direttamente l'azienda di produzione. Ci siamo resi conto che talvolta i farmacisti non sanno quali siano i diritti e i doveri legati al circuito del farmaco: il titolare dell'AIC è infatti obbligato a consegnare il farmaco non reperibile nella rete di distribuzione regionale entro 48 ore dalla richiesta (articolo 105, comma 4 del Decreto legislativo 24 aprile 2006, n. 219). Laddove questo non venga fatto, è possibile fare la segnalazione alle autorità competenti.
Da quello che abbiamo visto questa è una leva che sta funzionando e dobbiamo dire che grazie alla informazione sugli strumenti disponibili una parte delle problematiche riescono a trovare una soluzione.