E-commerce, Mangiaracina (Osservatori Digitali): servono investimenti e strategie multicanali

04/11/2019


Quello dell'e-commerce è, a livello globale, un comparto in costante crescita e, prendendo in considerazione la sola Europa, tra i principali mercati per valore assoluto, c'è al primo posto il Regno Unito, che vale, nel 2018, 110 miliardi di euro, con un tasso penetrazione di quasi il 20%, seguito da Germania, 82 miliardi, e Francia, 65 miliardi. L'Italia, che fa poco meglio della Spagna, con 27 miliardi e un tasso di penetrazione di poco più del 6%, segna, però, la crescita più alta, pari al 16% nel 2018, contro per esempio l'11% dell'UK. Ma quale è la ragione del ritardo del nostro Paese? Come è la situazione nel comparto farmaceutico? A parlarne è stato Riccardo Mangiaracina, Direttore Scientifico Osservatori Digitali - School of Management del Politecnico di Milano, in un intervento all'interno della VI Convention annuale di Federfarma.Co e Federfarma Servizi, dedicata al tema "Il futuro delle reti di farmacie indipendenti: opportunità nell'era dell'innovazione digitale" che si è tenuta il 16 e il 17 ottobre a Sorrento e che ha ricevuto il patrocinio dal Ministero della Salute. «Quando si analizza il ritardo nell'e-commerce di un Paese si tende ad attribuire la responsabilità ai consumatori, ma analizzando i dati a emergere sono in realtà problematiche che pesano sull'offerta» ha spiegato Mangiaracina. «Il canale Retail non ha, infatti, creduto nelle potenzialità dell'e-commerce e non ha interpretato questa opportunità in una logica omnicanale, con un circolo virtuoso di rimandi tra canale fisico e canale digitale. Questa impostazione è arrivata in Italia solo negli ultimi anni e solo negli ultimi anni si è iniziato a vedere investimenti nel comparto».

E-commerce in crescita

Da quanto emerge dalle analisi, la «domanda online segna, a livello Paese, una forte crescita: nel 2018 pesava, infatti, 27 miliardi di euro, con un +16% rispetto al 2017; una situazione confermata anche nel 2019, dove gli acquisti online, secondo le previsioni, supereranno quota 31,5 miliardi e il tasso di crescita si attesterà intorno al 15%». Il mercato in Italia «è comunque ancora poco maturo: il tasso di penetrazione online - cioè il rapporto dei consumi online rispetto ai consumi totali - raggiungerà il 7,2% nel 2019, dal 6,2% del 2018, ma si conferma in ogni caso più lento rispetto a principali mercati più evoluti, occidentali e orientali».
Per quanto riguarda «gli acquirenti sono circa 23 milioni e mezzo, con una prevalenza di uomini, e crescono dell'8% rispetto al 2017. La maggior parte effettua almeno un acquisto al mese (abituali) e realizza il 92% dell'acquistato complessivo. Questo significa che chi inizia, poi si trova bene e tende a utilizzare il canale in maniera continua». Uno spunto di riflessione riguarda, poi, la «situazione dei diversi mezzi che contribuiscono alla generazione degli acquisti: anche se la maggior parte delle operazioni transitano su computer desktop, va osservata, in particolare, la rilevanza dello Smartphone, mezzo utilizzato nel 39% degli acquisti e con una preferenza che cresce negli anni (+32% rispetto al 2019)».

I numeri della farmacia sotto la lente
Ma a emergere è anche un focus sulle vendite online nel canale farmacia: secondo recenti dati Iqvia, «il fatturato complessivo è passato dai 96 milioni di euro del 2017 ai 155 del 2018, con un +61, e il comparto che registra più vendite è quello dei prodotti da banco di automedicazione e degli integratori (vitamine, minerali, probiotici) che insieme rappresentano una crescita di circa il 64% passando dai 30,9 milioni del 2017 ai 50,8 del 2018. E se i prodotti per la cura personale - creme, cosmetici, igiene personale - toccano nel 2018 i 51,2 milioni di euro (+38%), contro i 37,1 dell'anno precedente, segnano dall'altra parte un rapido aumento (+138%) le vendite online dei prodotti nutrizionali - latte in polvere, alimenti dietetici o senza glutine - che passano da 8,8 a 21 milioni nel 2018. Anche il mercato dei parafarmaci - siringhe, termometri, dispositivi medici - è cresciuto molto, con un +97% che ha visto il risultato del 2018 attestarsi a 13,6 milioni di euro (contro i 6,9 dell'anno precedente)».

Il consiglio? Elaborare strategie multicanali
Quanto alle farmacie, «l'approccio deve essere quello di elaborare una strategia complessiva online, che non sia limitata al solo sito, ed effettuare investimenti. Occorre anche valutare la possibilità di economie di scala, basandosi sul supporto di strutture di riferimento».