VI Convention, Mirone: "Urge consolidare patto tra farmacia indipendente e aziende di farmacisti"

21/10/2019


Per costruire il futuro di una farmacia libera e indipendente, che sia in grado far esprimere al massimo il potenziale di professionalità del farmacista, mai come oggi si rende necessario imprimere uno slancio alla sinergia e alla collaborazione tra la farmacia e la distribuzione intermedia di proprietà di farmacisti, perché se è vero che la distribuzione intermedia non potrebbe compiere la sua funzione senza la farmacia, è vero anche che la farmacia, in uno scenario in cambiamento come quello attuale, ha bisogno di un supporto a 360° da parte di una struttura che condivida la stessa visione di servizio al cittadino. Per questo «urge la sottoscrizione di un patto stringente tra la farmacia che vuole mantenersi libera e indipendente e le aziende della distribuzione che si riconoscono in questi valori». È questo uno dei messaggi partiti dalla VI Convention annuale di Federfarma.Co e Federfarma Servizi dedicata al tema "Il futuro delle reti di farmacie indipendenti: opportunità nell'era dell'innovazione digitale" che si è tenuta il 16 e il 17 ottobre a Sorrento e che per la prima volta ha ricevuto il patrocinio dal Ministero della Salute.
«In uno scenario in cambiamento come quello attuale» è stato l'intervento di Antonello Mirone, presidente di Federfarma Servizi, «il ruolo della farmacia nell'assistenza ai pazienti e, di conseguenza, quello della distribuzione intermedia sono chiamati a evolvere, ma, per poter garantire al massimo la tutela della salute, l'universalità di un servizio farmaceutico al cittadino, la qualità della risposta assistenziale, è quanto mai indispensabile che tali movimenti siano coordinati e integrati».
Proprio per questo«urge la sottoscrizione di un patto stringente tra la farmacia che vuole mantenersi libera e indipendente e le aziende della distribuzione che si riconoscono in questi valori e che da sempre fanno parte di Federfarma Servizi. Un patto che preveda diritti e doveri vicendevoli, slegato da opportunità estemporanee di carattere speculativo, ma che affondi le proprie radici in una identità di valori e in una comunione di principi e visione. Solo così potremo ancora difendere il modello di farmacia nel quale ci siamo sempre riconosciuti, quello in cui un professionista, libero nelle sue scelte, possa servire al meglio la collettività che gli è affidata nei suoi bisogni primari di salute e che interpreti al meglio il ruolo che da sempre il cittadino gli ha riconosciuto: quello, cioè, di primo interlocutore sul territorio in campo sanitario. Per quanto ci riguarda siamo pronti alla sfida e siamo consapevoli di avere tutte le carte in regola. Volontà e impegno sono indispensabili, ma ora è il momento dei fatti».

E-commerce: un ambito da presidiare con approccio professionale
Quanto al tema dell'e-commerce farmaceutico «si tratta di un ambito che non possiamo più trascurare e che va presidiato, perché sta evolvendo rapidamente e si sta affermando sempre più, andando anche a modificare comportamenti e aspettative degli utenti. A parte i medicinali senza prescrizione, di esclusiva pertinenza della farmacia, il comparto salute, in generale, rappresenta il nostro raggio di interesse e costituisce un terreno nel quale possiamo davvero esprimere il valore della nostra professionalità, che è l'elemento distintivo anche rispetto ad altri player». Non solo: «È un ambito in cui la professionalità del farmacista e la sicurezza della tutela possono davvero fare la differenza, in termini di salute dei cittadini, mettendoli al riparo rispetto ai rischi che il web può comportare, soprattutto in relazione alla possibilità della presenza, nei canali non tradizionali, di farmaci contraffatti».
In questo senso, «il ruolo della distribuzione intermedia di proprietà dei farmacisti può essere importante, soprattutto in termini di strumenti, expertise ed economie di scala, ma anche di tutela della professionalità della farmacia e del farmacista. C'è bisogno però, in questa direzione, di una scelta di campo: solo così tutti i nostri progetti possono trovare concretezza e applicazione».