Sistema Farmacia Italia: a giugno primo progetto su fibrillazione atriale. Ecco come funziona

10/03/2019


Dovrebbe partire a inizio giugno il primo progetto di Pharmaceutical care messo in campo da Sistema Farmacia Italia - la newco di Federfarma e Federfarma Servizi, soci al 50% -, che sarà dedicato alla fibrillazione atriale. L'iniziativa, che prevede una remunerazione per le farmacie e vede il contributo di Daiichi Sankyo, valorizza la farmacia come centro di screening e presa in carico del paziente cronico - sulla base di un protocollo di gestione, aderenza e monitoraggio validato dalla società scientifica di riferimento -, ma anche come centro di raccolta e analisi di dati.

A fare il punto a F-Online Alfredo Procaccini, presidente di Sistema Farmacia Italia, che spiega: «Contiamo, per ora, sul coinvolgimento di circa 1250 farmacie. Al momento, stiamo lavorando su quattro patologie, ognuna delle quali gestita con la società scientifica di riferimento, e il primo progetto, che partirà, a giugno, dopo la fase di formazione dei farmacisti, sarà dedicato, appunto, alla fibrillazione atriale». Cifra di tutta l'attività di Pharmaceutical care «è il coinvolgimento delle società scientifiche, che predispongono protocolli per l'erogazione uniforme dei progetti, mettono a disposizione questionari di valutazione validati e forniscono informazioni e indirizzi di gestione del paziente relativamente a screening, terapie, esami e visite».
Il progetto in partenza è strutturato in diverse fasi: «La prima è quella dell'arruolamento del paziente: si tratta di verificare se il profilo rientra nell'ambito del progetto e se c'è la volontà di partecipare. In caso affermativo, il paziente dovrà firmare il consenso informato e il trattamento dei dati per la privacy». A quel punto «si potrà procedere con l'attività di screening vera e propria, sottoponendo al paziente il questionario predisposto e validato dalla società scientifica ed effettuando, qualora previsti e necessari, eventuali test con dispositivi diagnostici certificati. Gli screening dovranno essere ripetuti periodicamente, in modo da poter tenere sotto controllo aderenza alla terapia, andamento della patologia e stato di salute complessivo. Il paziente, a ogni modo, è centrale e a lui andrà dedicato un tempo appropriato, anche attraverso sessioni di educazione alla patologia e all'uso corretto dei farmaci».

Fondamentale è poi la piattaforma Sec (scheda elettronica cliente) di Federfarma.Co, che traccia i consumi di farmaci e la patologia: «Al suo interno, dovranno essere registrati i dati del paziente relativi a terapia, posologia, stato di salute, risultati delle attività di screening, e via dicendo».
Così come fondamentale è anche la partecipazione di Promofarma: «Entrambe queste collaborazioni ci hanno permesso di mantenere i progetti a costo zero, sfruttando quelle che sono le eccellenze e le sinergie del sistema di Federfarma e Federfarma Servizi». L'impianto, conclude Procaccini, «è avviato. Quello che farà la differenza ora è l'impegno e la convinzione delle farmacie».